Convinto sostenitore della pixel art e della massima
semplicità nelle produzioni per le macchine attuali,
Goliath non disdegna comunque i videogiochi propriamente
moderni. Mastica un po' di tutto, dalle simulazioni sportive
agli RPG, ma ha una predilezione mai sopita per l'azione
dura e pura.
Sony PlayStation
N2O
Gremlin | Antony Crowther | Philip Rankin | Jacob Habgood | Jim Tebbut
30 01 2022
Il buon vecchio Tony Crowther ha ridotto al minimo indispensabile gli elementi presenti in N2O, proprio come si faceva una volta per raggiungere la massima immediatezza possibile e una giocabilità frenetica e avvincente. Ecco allora che il tutto si può ricondurre al giocatore, al tunnel in cui si muove e agli insetti giganti che deve annientare. Tutto qui, sul serio. Sin dall'inizio, però, si ha l'impressione che N2O sia stato progettato come una sorta di Wipeout 2097 degli sparatutto, e a dire il vero l'operazione (voluta o meno, non si sa) è riuscita egregiamente. Si parte dalla musica, realizzata da The Crystal Method e adattissima al gioco, per finire con la grafica di contorno in perfetto stile The Designers Republic, come dettato all'epoca da Psygnosis. Ma non finisce qui, perché N2O va addirittura a scomodare autentici pilastri del calibro di Tempest e Gyruss da cui prende di peso diverse idee e, soprattutto, l'eccellente concetto di base in cui il punteggio è tutto e gli alieni sono invariabilmente brutti e cattivi.
In N2O il tunnel in cui la battaglia ha luogo si è evoluto rispetto agli illustri antenati, in parte grazie all'impiego della grafica poligonale e in parte per via del peculiare senso estetico da sempre associato alle produzioni di Crowther. Le pareti non si limitano a fungere da base di appoggio per la nave del giocatore, ma sembrano quasi vive e organiche e si differenziano notevolmente a seconda dei livelli. Ci sono quindi biforcazioni, muri ad angolo, rilievi, pavimenti animati e zone senza soffitto, più altre bizzarrie degne di una mente geniale come quella del buon Tony. Il tutto è inoltre immerso in un mare di bagliori e riflessi in cui ogni proiettile emette una sua specifica luce. Gli alieni, fortunatamente, non sono da meno e si presentano con modelli tridimensionali grandi e accurati, texture nitide e movimenti vorticosi che, uniti alla continua rotazione del tunnel, metteranno duramente alla prova i riflessi e lo stomaco del giocatore. L'unione di tali elementi grafici produce una miscela spettacolare e al tempo stesso 'letale', che potrebbe tranquillamente essere utilizzata come test per l'epilessia fotosensibile...
Per quanto riguarda l'aspetto prettamente ludico di N2O, infine, si può parlare di un titolo rivolto esclusivamente ai veri appassionati del genere, il che ne riduce purtroppo il potenziale impatto. La giocabilità è perfettamente calibrata ed è chiaramente basata sul rispetto dei canoni degli sparatutto dell'epoca d'oro, dato che l'enfasi è interamente posta sul punteggio e sull'acquisizione dei bonus; anche i controlli e le collisioni viaggiano su livelli di eccellenza, come si conviene del resto a un gioco basato sulla rapidità e sul ritmo serrato. Si tratta quindi di un prodotto semplicemente ottimo, che potrà però essere apprezzato appieno da una cerchia piuttosto ristretta di utenti.
[Goliath]