Sony PlayStation
International Superstar Soccer Pro
Konami | Shingo Takatsuka | Masahiro Sato | Fang Su | Eiji Suzuki
15 09 2021
I giochi di calcio, si sa, sono un business enorme. E i giochi di calcio ben fatti sono, nei limiti del possibile, un business ancora più grande. Certo, il calcio è talmente popolare da permettere, di riflesso, che anche emerite schifezze ludiche vendano camionate di copie, ma è pur vero che il successo di critica di un gioco è perlomeno indicativo di una certa qualità. Ed è stato proprio lo strepitoso consenso di stampa riscosso ai tempi da International Superstar Soccer Pro (1997) ad avermi incuriosito, mettendo in conto anche la qualità dei successivi titoli calcistici Konami, che a questo antenato devono molto (il prefisso International Superstar Soccer, ereditato dai tempi del Super Nintendo, venne in seguito abbandonato per lasciare il posto al solo Pro, poi unito col nuovo termine Evolution: qualcuno ha mai sentito parlare di Pro Evolution Soccer?).
L'impatto iniziale non era in realtà dei migliori, a causa della contrapposizione tra l'inusuale velocità dei caricamenti e l'assoluta inutilità del manuale, scarno e tra l'altro privo di qualsivoglia spiegazione utile per effettuare i colpi 'speciali'. Ci si trova poi di fronte a un menu, certo non ridondante, in cui è possibile scegliere tra una partita amichevole, un campionato tra nazionali, la Coppa del Mondo (dalle qualificazioni alla finale) e una gara ai rigori: non moltissimo direi, ma allora lo standard era più o meno questo. La prima e la quarta modalità di gioco sono affrontabili in uno o due giocatori, mentre campionato e Coppa sono riservati a un solo giocatore. Da notare però che, in caso di partita singola, sarà possibile determinare la durata, il tempo atmosferico, l'ora del giorno e lo stadio (tra quattro disponibili) in cui verrà giocato il match. Potrete poi scegliere se attivare l'utile radar aereo (come in Kick Off), eliminare il sonoro e selezionare una tra le quattro visuali presenti, tutte funzionali. Rimane l'indispensabile schermata tattica, tramite la quale si possono gestire il tipo di gioco della squadra (vengono fornite 13 formazioni e 8 strategie) e le sostituzioni.
Una volta effettuate le regolazioni di base si arriva finalmente al gioco vero e proprio, con uno spettacolare ingresso in campo dei giocatori. Gli atleti, anche se identificati da nomi di fantasia, rispondevano perfettamente alle caratteristiche somatiche delle controparti in carne e ossa, il che portava avanti la tradizione Konami che voleva ogni codino, colore di capelli, statura e numero di maglia al suo vero posto. La brillantezza grafica continua anche nel corso delle partite, con animazioni dettagliate, realistiche e perfettamente raccordate tra loro (alla faccia del 'motion blending' di Electronic Arts). Contribuiscono poi all'elevata qualità grafica di International Superstar Soccer Pro le ottime texture, la rappresentazione degli stadi e quella degli elementi di contorno, per non parlare poi del cuore del gioco, ovvero il motore grafico tridimensionale, allora decisamente all'avanguardia. Quest'ultimo si presenta infatti veloce e fluido e, nonostante qualche raro impuntamento, in grado di svolgere il suo compito in maniera impeccabile, con una visione del gioco ottimale e una facile localizzazione della palla e dei giocatori.
Per quanto riguarda la meccanica di gioco, fattore fondamentale, International Superstar Soccer Pro ai tempi non aveva davvero rivali su PlayStation. Le azioni scorrono una dopo l'altra in modo rapido e divertente, grazie a un sistema di controllo preciso, intuitivo e al tempo stesso più realistico di quello della maggior parte dei giochi di calcio concorrenti. Per una volta i programmatori avevano infatti considerato che nel calcio si corre in mezzo ad avversari che provano a chiudere ogni varco, mentre ovviamente si cerca di controllare il pallone: di conseguenza in International Superstar Soccer Pro avrete bisogno di spazio sufficiente per qualunque tipo di manovra, dal semplice tentativo di girarsi al dribbling più complicato. Per fortuna i comandi rispondono molto bene, il sistema di passaggi e tiri funziona senza incertezze e il controllo sui filtranti (caratteristica, questa, mutuata dal predecessore indiretto, Perfect Striker per Nintendo 64) garantisce azioni spesso pericolose. Un grosso aiuto in questo senso viene dall'intelligenza artificiale dei giocatori, sviluppata correttamente ma anche improntata a un certo realismo perfino negli errori commessi, tanto che gli sbagli appaiono spesso plausibili e aderenti a quanto si vede nelle partite alla tele o in quelle giocate con gli amici nel campetto sotto casa.
Gli unici difetti di International Superstar Soccer Pro sono probabilmente imputabili alla sgradevole tendenza che hanno i calciatori controllati dalla CPU a passare poco e tirare solo dall'interno dell'area di rigore (anche se al livello Hard le cose cambiano) e al sonoro a tratti debole (per esempio il rumore dei colpi di testa è lo stesso prodotto da un pallone scagliato contro un soffitto in cartongesso ed è in contrasto con una telecronaca in inglese ben fatta, anche se a tratti ripetitiva). Il differente bilanciamento della difficoltà tra campionato e Coppa del Mondo può essere poi ricondotto alla maggiore durata del primo, nel quale si è forse preferito allentare la durezza delle partite. Questi problemi vengono comunque bilanciati dalle notevoli caratteristiche di velocità degli scambi e di intensità del pressing riscontrati durante le partite, con risultati ancora più realistici nel gioco a due. International Superstar Soccer Pro sembra in poche parole una versione più veloce e più orientata verso una giocabilità arcade del già citato Perfect Striker (pur se con notevoli elementi simulativi, fatto che nelle successive evoluzioni diventerà più evidente). Ma anche se si tratta di giochi concepiti da due team Konami diversi e con diverse utenze in mente come target, questa parentela indiretta ha in qualche modo contribuito a rendere International Superstar Soccer Pro un titolo gradevole e molto divertente. In somma, una pietra miliare per il calcio Konami e in assoluto uno dei migliori giochi per sfide a due presenti sulla prima PlayStation.
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