[nuRetro] Sony PlayStation 4
Alwa's Awakening
Elden Pixels
01 04 2019
Disponibile anche su:
[ Switch | macOS | Windows ]
Rendere omaggio ai titoli del passato può essere tremendamente complicato. Si rischia infatti di eccedere dal punto di vista della semplificazione, magari nell'errata convinzione che i ridotti mezzi tecnici a disposizione degli sviluppatori all'epoca delle macchine a 8 e 16 bit costituissero un limite invalicabile, oppure di strafare e inserire meccaniche multiple, vesti grafiche ibride, rielaborazioni troppo ardite e via dicendo. Molti prodotti riescono a partire da una base legata al passato e creare qualcosa di valido, ma sono pochi i giochi che riescono a celebrare i gloriosi albori dei videogiochi in maniera concretamente efficace mantenendo una tangibile aderenza alle loro fonti di ispirazione. Tra questi ultimi figurano senz'altro Bloodstained: Curse of the Moon, i due Blaster Master Zero e, fortunatamente, questo Alwa's Awakening.
Le prime battute, a dire il vero, non sembrano poter corroborare questa tesi, ma si tratta di una piccola 'trappola': Alwa's Awakening impiega un po' di tempo (non molto, tranquilli) a ingranare sul serio, tra l'altro sotto tutti i punti di vista. La grafica, per esempio, sembra inizialmente un po' troppo asciutta nel suo voler omaggiare il buon vecchio NES, ma basta percorrere una manciata di schermate per iniziare a vedere 'blocchi' sempre più dettagliati, sprite di fascino via via crescente e una graditissima cura per i particolari. Un discorso simile può esser fatto per la colonna sonora: a caldo la si potrebbe giudicare un tantinello priva di mordente, salvo poi ritrovarsi a fischiettarla inconsapevolmente mentre si sta facendo tutt'altro (attenzione: episodio tratto da una storia realmente accaduta).
Alwa's Awakening non scopre tutte le sue carte neanche in termini di struttura di gioco, dal momento che muove i primi passi come un semplice titolo di piattaforme. Si salta di blocco in blocco, si salgono e si scendono un po' di scale e si picchiano gli avversari con la bacchetta magica in dotazione alla protagonista Zoe, richiamata nella terra di Alwa per affrontare una terribile minaccia. Anche questa impressione, però, dura poco perché l'avventura si svela presto per quel che è, ovvero un 'metroidvania' la cui estensione va di pari passo con la libertà concessa al giocatore nella scelta del percorso da seguire e dell'ordine in cui affrontare le innumerevoli località che compongono la mappa e i boss in essa contenuti. Questi ultimi mettono tra l'altro in campo una buona fantasia in quanto a comportamento e metodi di aggressione, ma passano quasi in secondo piano alla luce del piacere dell'esplorazione che il gioco è capace di garantire.
La progressiva acquisizione di nuovi poteri e la conseguente possibilità di accedere a scenari inediti o di addentrarsi più in profondità in quelli già noti, del resto, è da sempre un cardine dei 'metroidvania' e Alwa's Awakening brilla davvero in questo senso. C'è sempre qualcosa di nuovo da fare, che si tratti di combinare le abilità conquistare per risolvere un piccolo enigma o di scovare una finta parete per guadagnare l'accesso a una zona apparentemente inaccessibile, senza contare la caccia alle sfere che potenziano l'eroina e le tante piccole chicche sparse qua e là (indizio: se trovate una grossa moneta nel 'dungeon' più vicino alla zona di partenza e non sapete cosa farne, non crediate che sia inutile).
Alwa's Awakening offre inoltre una sfida degna di tale nome, senza per questo risultare punitivo: tutti i nemici possono essere abbattuti dopo averne studiato gli schermi di azione e ogni singolo salto può esser portato a compimento, a patto di capire come intraprenderlo. Per avere un po' di respiro in più, infine, è possibile attivare alcune opzioni destinate a rendere l'avventura un filino più facile senza che ciò ne snaturi in alcun modo le dichiarate aspirazioni in materia di durezza, giustamente dettate dal deliberato adeguamento agli standard dei giochi per NES.
[Goliath]