Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Sega Mega Drive
Sonic 3D - Flickies' Island
Sega | Traveller's Tales
02 05 2006
Proprio quando tutti pensavano che il Megadrive fosse finito, proprio quando nessuno si aspettava altre avventure di Sonic sul vecchio 16 bit nero (al massimo ci si aspettava il suo esordio sul già diffuso Saturn), ecco rispuntare il porcospino blu nella sua forma tradizionale, per di più inserito in un gioco sorprendente per la sua capacità di andare oltre i limiti di una console con sei anni di carriera alle spalle, proiettandola in un campo, quello della tridimensionalità, teoricamente a lei proibito.
L'idea di base, rivelata già dai due titoli attribuiti al gioco (Flickies' Island in Europa e 3D Blast in USA), era quella di rintracciare dei buffi uccelli per procurare loro una via di fuga al di fuori dei singoli livelli (qualcuno ricorda il vecchio Flicky?), il tutto all'interno di paesaggi tridimensionali (non si trattava ovviamente tanto di ricorrere a veri e propri poligoni, quanto di utilizzare costruzioni isometriche, in cui l'effetto di profondità e di riempimento veniva esaltato dal ricorso ad una grafica a quadrati alternati non dissimile da quella di alcuni particolari dei Sonic precedenti). Questo, naturalmente, comportava un quasi completo ribaltamento del gameplay elaborato cinque anni prima dal geniale Yuji Naka, con l'abbandono della corsa sfrenata da sinistra a destra tra piattaforme bidimensionali, loop, acceleratori e dislivelli vari, a favore di un procedere esplorativo più tranquillo, all'interno di aree non poco vaste e strutturate in maniera anche complessa.
Tutti quelli affezionati alla vecchia formula rimasero però abbastanza sconcertati dalla svolta impressa, come era ovvio che fosse. Quelli che invece non erano mai stati sfiorati dal fenomeno Sonic (davvero pochi tra i possessori di Megadrive) finirono invece per apprezzare un titolo che in fondo era carico di novità e in grado di regalare una profondità insolita. Il punto è che la carriera del Megadrive era comunque già praticamente finita, il suo serbatoio di clienti stava decisamente disseccandosi, la critica era ormai molto poco interessata e un titolo anche vagamente controverso come questo non poteva di certo ribaltare un destino segnato, finendo così per passare in un ingiusto e immediato dimenticatoio. In realtà, nonostante l'abbandono della vecchia struttura e nonostante la presenza di una sensazione di gioco completamente diversa, Sonic 3D appare ancora oggi un titolo molto gradevole e molto divertente nella sua diversità. La presenza dei classici personaggi secondari, l'uso di molti elementi scenografici abituali, lo stesso ricorso ai soliti nomi delle aree e agli effetti sonori più volte utilizzati (per non parlare degli elementi di base di tutti i Sonic, come gli anelli da collezionare, le molle per saltare e i televisori bonus) riuscirono tra l'altro nel miracolo di riprendere in pieno l'atmosfera di una volta, inserendola in un contesto meno logorato dall'incidere del tempo e dai tanti sequel (un po' come successe poi a un livello molto superiore con i Sonic Adventure per Dreamcast).
L'impostazione grafica realizzata dai programmatori europei di Traveller's Tales (responsabili anche del successivo Sonic R a 32 bit), con la collaborazione del Sonic Team, risultava poi all'altezza della tradizione e quindi di prima qualità (praticamente identica a quella del parallelo gioco per Saturn, salvo qualche particolare come il bonus stage o qualche texture più sofisticata, ma comunque con tanto di filmato di introduzione renderizzato). Lo stesso pavimento a scacchi colorati, chiaramente un po' troppo simile a sé stesso per troppi livelli, era assolutamente necessario per semplificare la dinamica di gioco e per una corretta percezione dei terreni più complicati. Per di più Sonic 3D, con sette aree complete e tre sotto scenari divisi in tre o quattro sezioni, finisce per essere uno dei titoli più longevi della saga, anche se in fondo le zone segrete da rintracciare sono un po' meno numerose della norma. Ma, a parte questo, Flickies' Island resta un titolo ottimo (forse la migliore uscita per Megadrive nella sua fase finale).
[NO1]