[nuRetro] Sony PlayStation 4
Hammerwatch
BlitWorks | Crackshell
28 12 2017
Disponibile anche su:
[ Switch | Xbox One | macOS | Windows ]
La formula (magica?) di Gauntlet è immortale, com'è ampiamente dimostrato dalla sua periodica riproposizione in tutte le salse, ma il fatto che venga recuperata, rielaborata e servita ben calda a intervalli più o meno regolari è tutt'altro che un male. Si tratta infatti di una struttura capace di garantire una gran bella dose di divertimento, sia in singolo che in multiplayer, perlomeno quando viene sfruttata a dovere. E Hammerwatch, fortunatamente, pizzica tutte le corde giuste e non si fa mancar nulla sia in termini di qualità che di quantità.
L'idea di base è semplice, come lo era in Gauntlet del resto: si sceglie un personaggio tra le numerose classi disponibili, che risultano peraltro ben differenziate tra loro in termini di approccio al massacro, e si entra in un castello o in un tempio (quest'ultimo fa parte di un'ottima espansione gentilmente inclusa nel gioco) per eliminare orde su orde di mostri, raccogliere tesori e vedersela con boss a dir poco imponenti. Lungo il cammino è possibile incrementare le statistiche offensive e difensive del personaggio, acquisire e usare pozioni, rintracciare chiavi per aprire le porte bloccate e scovare segreti in abbondanza. Ci sono oggetti nascosti, percorsi apparentemente inaccessibili, muri cedevoli e chi più ne ha, più ne metta, con ovvi benefici per il fondamentale piacere dell'esplorazione. Non mancano poi puzzle più intricati rispetto alla media del genere, con spuntoni da disattivare, interruttori da premere, passaggi segreti e via di questo passo.
Le fondamenta sono solide, quindi, ma è soprattutto il modo in cui gli sviluppatori vi hanno edificato sopra il gioco a rendere vincente Hammerwatch. Il ritmo è concitato, ma non insensatamente frenetico: gli avversari sono costantemente presenti in quantità considerevoli, ma è sempre possibile ragionare sul modo in cui conviene assalirli e il ricorso a un pizzico di strategia paga regolarmente. L'avventura può inoltre essere personalizzata a piacimento dal punto di vista della difficoltà (niente affatto trascurabile in linea generale) e delle opzioni secondarie, che si rivelano particolarmente utili nelle sessioni multigiocatore. Sono proprio queste ultime, prevedibilmente, a brillare maggiormente e a permettere al gioco di mostrare tutto il suo potenziale. Hammerwatch supporta due, tre o quattro giocatori in multiplayer e riesce a ricreare perfettamente lo spassoso caos delle discese di gruppo nelle segrete di Gauntlet, anche se con una varietà decisamente superiore.
Le immancabili modalità aggiuntive 'orda' e 'sopravvivenza', ormai popolarissime in questo genere di titoli, forniscono un benvenuto diversivo tra una sessione 'regolare' e l'altra e rappresentano una valida testimonianza della totale dedizione degli sviluppatori nei confronti del progetto, alle spalle del quale c'è senza ombra di dubbio una ragguardevole mole di lavoro. L'attenzione per i dettagli, infine, è ammirevole. La grafica è gradevolissima e propone sprite minuscoli, come da tradizione, ma al tempo stesso ricchi di personalità e curati in ogni pixel. L'accompagnamento musicale, da parte sua, è epico come si conviene e gli effetti sonori sono soddisfacenti. Il risultato complessivo è quindi di gran pregio e merita di esser preso in seria considerazione da tutti gli amanti dell'azione pura.
[Goliath]