Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Nintendo Super NES
Top Gear 2
Kemco | Gremlin | Ritchie Brannan | Ashley Bennett | Matthew Donkin | Tony Dawson | Michael Hirst
30 05 2016
Mi piacerebbe considerare Top Gear 2 come un qualcosa di collegato alla trasmissione BBC ideata da Jeremy Clarkson, il che se non altro gli conferirebbe lo stesso alone di leggenda, ma nonostante la vetustà del format automobilistico inglese (quindici annate, forse?) non ci siamo con i tempi e nemmeno con la qualità. Top Gear, venticinque anni fa, più semplicemente era stato uno dei primi 'racer' per Super Nintendo ed era stato anche uno dei primi a rinunciare alla tridimensionalità particolare del Mode 7, a favore di un meccanismo di scorrimento dei paesaggi più tradizionale e simile a quello di Lotus Esprit Turbo Challenge, 'racer' per Amiga e parente stretto del nostro Top Gear. Il quale, in questo secondo episodio del 93, concedeva poche innovazioni di base ma molte di contorno, raggiungendo così un livello qualitativo più che decente e dando il via a una stirpe di discendenti imprevedibile, su varie console Nintendo.
Con sedici località e sessantaquattro prove, con circuiti che spesso ricordano tracciati famosi, ma con una sola auto a disposizione (una simil-Ferrari F40 da piazzare ogni volta entro le prime dieci posizioni), la stazza appariva incrementata rispetto al gioco di esordio ma ancora poco significativa. Proprio per questo gli uomini di Gremlin (tra gli altri Mark Glossop come produttore, Ashley Bennett e Ritchie Brannan come programmatori) si erano impegnati nell'inserire anche una serie di modifiche a carico della nostra Gran Turismo, da pagare mediante i premi vinti in gara. Il che si rivela una questione fondamentale (forse troppo, alla faccia dei tre livelli di difficoltà) stante l'aggressività e l'abilità del gruppone dei concorrenti e la tendenza della nostra auto ad accusare i continui urti in maniera esagerata. Tanto che nel novero delle modifiche, a parte pneumatici da pioggia o slick, cambio, motore e trasmissione, vanno a finire anche nitro ed irrobustimenti della carrozzeria. Se poi proprio non ce la fate a spuntarla con i coriacei concorrenti virtuali del gioco, potrete sempre ricorrere allo split-screen e al '2-player mode' per affrontare un più normale avversario umano. I panorami non sono particolarmente spettacolari e gli sprite delle auto sono tutti uguali, avversari o no, ma la musica in gara è buona, lo scorrimento è fluido, la velocità adeguata, i pericoli e gli ostacoli lungo la strada sono tanti. Divertimento, brividi arcade e incazzature quindi non mancano ed è proprio questo che salva Top Gear 2 dallo status di inutile fossile.
[NO1]