Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno
della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21
dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto
in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di
nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre
da cui era improvvisamente spuntato. Se lo
incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera
e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da
lanciare all'indirizzo dei curiosi...
Acorn BBC Micro
Snapper
Acornsoft | Jonathan Griffiths
13 03 2016
Magistralmente programmato da Jonathan Griffiths in linguaggio macchina, Snapper è una delle tante dimostrazioni delle notevoli capacità del BBC Micro nel campo degli adattamenti dai grandi classici delle sale giochi. Ed è anche un lampante esempio della sfacciataggine delle software house degli anni 80 nella commercializzazione di 'repliche' dei grandi classici in questione senza alcuna licenza. Nella sua primissima versione, infatti, Snapper adottava un look praticamente identico a quello di Pac-Man, sostituito in seguito con una nuova veste grafica a base di sprite leggermente modificati per evitare le ire di Namco. La sostanza, però, non cambia: Snapper è un piccolo capolavoro.
Buona parte del grande fascino di Snapper deriva come detto in apertura dall'abilità di Griffiths, capace di sfruttare appieno la ridottissima memoria lasciata libera dalla più colorata tra le modalità grafiche supportate dal BBC Micro. Il risultato di tanta maestria è un gioco che gira molto velocemente, risponde con lodevole solerzia ai comandi e mantiene tutti gli elementi chiave di Pac-Man, ivi inclusi gli occhietti dei nemici che tornano alla base dopo l'abbattimento e la frutta da masticare per ottenere punti aggiuntivi. Il labirinto, inoltre, non si limita a copiare pixel per pixel l'originale, ma appare opportunamente adattato all'orientamento orizzontale degli schermi domestici.
Dove Snapper si differenzia da Pac-Man, però, è nel comportamento degli avversari. Sul BBC Micro, infatti, i simil-fantasmi non impiegano la stessa (ammirevole) logica ideata da Iwatani per Pac-Man, ma fanno ricorso a un sistema totalmente diverso e ugualmente ingegnoso. Il loro compito di base, in breve, consiste nel pattugliare per un po' di tempo l'angolo del labirinto assegnato a ciascuno di essi, per poi abbandonare la semplice sorveglianza e lanciarsi all'inseguimento del protagonista. Avanzando di livello in livello si provoca l'accorciamento del tempo di pattuglia, il che vuol dire che i nemici entrano in modalità 'caccia sfrenata' sempre più rapidamente andando quindi a incrementare con una buona progressione il coefficiente di difficoltà. Di frustrazione e scorrettezze messe in opera dalla CPU, a ogni modo, non c'è neanche l'ombra in Snapper, a ulteriore riprova della caratura del gioco.
[Nyabot]