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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Sega Mega Drive
Gauntlet 4
Tengen
28 11 2005

Guida il tuo personaggio attraverso un labirinto, dall'entrata all'uscita. Elimina creature di varia e maligna natura, rintraccia cibo e pozioni, trova denaro e chiavi (eventualmente armi o scrigni), segui le indicazioni racimolate dai rari interlocutori incontrati. Più o meno questo è quanto, per Gauntlet 4. Ma è stato ed è sufficiente a renderlo un classico del suo genere (rimpianto da tutti, data la povertà delle ulteriori riedizioni). Se poi non vogliamo considerare i naturali progressi in campo grafico, sfido chiunque, oggi come oggi, ad individuare qualcosa che si distacchi più di tanto da questo schema.

Gauntlet la sua parte nella storia dei coin-op se l'è comunque guadagnata. Prodotto nel 1986 sulla base della scheda System 2 di Atari, ha rappresentato uno dei momenti più alti della complicata vita della compagnia americana (la quale annaspava in cerca di un vero hit in sala giochi sin dai tempi di Pole Position, 1982). Il motivo del suo grande successo era in fondo semplice: il grosso cabinato di Gauntlet consentiva (fino) a quattro giocatori di affrontare insieme i pericoli di un antico labirinto medievale, eliminando un numero di avversari per metro quadro nettamente superiore a quanto si era visto fino ad allora.

Gauntlet in seguito ha avuto numerose riedizioni, sempre sulla stessa linea, ma nessuna ha raggiunto la capacità di atmosfera o la completezza di questa versione per Megadrive (1993), forte della replica perfetta del coin-op (anche acusticamente parlando, con circa 130 sample), di un Quest Mode completamente nuovo, della classica modalità cooperativa per più giocatori e di quella dedicata alla competizione. Con centocinquanta ambientazioni (per quanto con una apparenza grafica prefabbricata) e otto livelli di difficoltà, questa è una cartuccia che può durarvi tutta una vita.

Tanto più che la giocabilità qui è ai massimi livelli, anche come articolazione di gioco. Affrontare la modalità arcade è piuttosto complicato, ma, giustamente, solo per la difficoltà della sfida (gli avversari ti vengono addosso letteralmente a centinaia, mettendo alla prova anche il povero processore Motorola del 16 bit Sega, molto meno sofisticato di quelli presenti attualmente nei vostri cellulari più economici) e non per inutili elucubrazioni a carico del gameplay. La penetrabilità del quale è poi affiancata da una profondità rara quando si tratta di spartirsi ruoli, piani di attacco e tattiche tra i quattro giocatori eventualmente impegnati: Gauntlet 4 rimane un eccellente esempio di team game (rovinato solo in parte dalle limitazioni tecniche del tempo che obbligavano i personaggi a rimanere tutti all'interno della stessa schermata, senza cenno alcuno di split screen).

Il Quest Mode è invece impostato in maniera completamente diversa, con molti elementi e oggetti presi di sana pianta dal mondo dei giochi di ruolo, un taglio più strategico, un andamento molto più compassato e stranamente rilassante (vicino all'ipnotico, in senso buono), i soliti quattro protagonisti con caratteristiche diverse (mago, elfo, ecc.) che però in questo ambito contribuiscono a ricreare una atmosfera tipo Dungeons & Dragons. L'impianto grafico resta così così, nel senso che se da una parte l'inquadratura dall'alto mortifica la qualità degli sprite (piccoli, ma ben definiti), dall'altra non si può che restare ammirati dalla massa di personaggi che si muove sullo schermo senza provocare il minimo rallentamento. In soldoni, quindi, Gauntlet 4 si ferma a metà strada tra la velocità di un arcade e l'osticità del gioco di ruolo, raggiungendo un equilibrio apparentemente facile, ma che mica tutti sono riusciti a replicare nel successivo decennio a 32 bit e multipli. Ora: se solo tutti riuscissero a ritrovare in soffitta un multitap per Megadrive (con quattro joypad)...

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