Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno
della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21
dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto
in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di
nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre
da cui era improvvisamente spuntato. Se lo
incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera
e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da
lanciare all'indirizzo dei curiosi...
Amstrad CPC
Sim City
Infogrames | Maxis | Probe
15 03 2012
Visto e considerato che la versione ZX Spectrum di Sim City, a dispetto degli evidenti limiti della macchina, funzionava benone, l'opzione più logica al momento di portare il capolavoro di Will Wright sul CPC fu ovviamente quella di prendere il codice dedicato al computer di sir Clive Sinclair, aggiungere un po' di colore e condire il tutto con una bella schermata di caricamento. Quella che avrebbe potuto esser vista come una scelta di comodo, operata unicamente per massimizzare il guadagno con il minimo impiego di risorse, fu invece con buona probabilità la migliore tra quelle a disposizione del team Probe, già autore della suddetta ottima prestazione sullo Spectrum. Tentare di utilizzare le modalità grafiche specifiche del CPC, infatti, avrebbe portato quasi sicuramente al disastro a causa della micidiale combinazione di un gioco dalle meccaniche complesse e 'pesanti' e di un ulteriore aggravio del carico computazionale, dovuto a sua volta alla ricchezza cromatica solitamente messa in campo dai titoli studiati appositamente per il CPC. Probe, tra l'altro, non si limitò a fare il minimo indispensabile: la già citata aggiunta del colore effettuata sull'ossatura del programma per Spectrum, infatti, veniva spesso e volentieri tralasciata nelle conversioni dal computer Sinclair al gioiellino di sir Alan Sugar in favore dell'adozione della grafica monocromatica di partenza.
Approvare o meno l'introduzione del colore, però, era e rimane tuttora ben altra faccenda. Lo schema cromatico proposto dalla versione CPC di Sim City è infatti piuttosto bizzarro e non esattamente riposante, ma una volta digerito risulta in fin dei conti sufficientemente leggibile e non toglie nulla alla validità della conversione. Quasi tutti gli elementi principali dell'originale a 16 bit compaiono puntualmente anche sul CPC e la velocità è tutto sommato dignitosa, così come il sistema di controllo (orfano del mouse e quindi affidato al joystick). Il bilanciamento tra la costruzione delle città e la gestione delle stesse è perfetto come sempre, i disastri (naturali e non) aggiungono un pizzico di pepe all'andamento della simulazione e i parametri da tenere d'occhio, per quanto elementari in relazione alle produzioni attuali, garantiscono un'esperienza tanto profonda quanto gratificante. È la costante soddisfazione del giocatore, d'altronde, a fare di Sim City uno dei migliori videogiochi di tutti i tempi, anche sull'umile (ma ancora una volta all'altezza della situazione) Amstrad CPC.
[Nyabot]