Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno
della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21
dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto
in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di
nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre
da cui era improvvisamente spuntato. Se lo
incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera
e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da
lanciare all'indirizzo dei curiosi...
Commodore 64
Hyper Circuit
Alligata | Chris Butler
12 05 2014
L'idea alla base di Hyper Circuit è estremamente intrigante e si rifà per certi versi alla fantascienza degli anni 80, che dipingeva le interiora dei computer come luoghi pieni di fascino e mistero. Hyper Circuit si svolge infatti all'interno del 6510, ovvero il processore principale del Commodore 64, e vede il giocatore alle prese con un'invasione di entità decisamente poco amichevoli che vogliono prendere il controllo delle unità di base sparse qua e là per la CPU. Tale premessa, fortunatamente, non viene sfruttata semplicemente per mettere in piedi una storiella incaricata di fornire una motivazione all'utente: è l'intero gameplay di Hyper Circuit, al contrario, a esser costruito intorno all'idea partorita nel 1985 da Chris Butler, al suo debutto sul Commodore 64.
L'alter ego digitale - mai espressione fu probabilmente più calzante - del giocatore, tanto per cominciare, deve sottostare nei suoi movimenti alla struttura interna del processore e si sposta quindi lungo le linee di collegamento che uniscono i vari elementi della CPU. Ci si muove un po' come in Pac-Man, insomma, ma i percorsi sono più complessi e articolati di quelli visti nel capolavoro di casa Namco e presentano bivi e vicoli ciechi che richiedono un minimo di pianificazione prima di ogni spostamento. A esser confinato al tracciato, del resto, non è soltanto il giocatore: anche i proiettili seguono le linee di collegamento e ciò obbliga a posizionarsi nel giusto modo per prendere di mira gli avversari.
Questi ultimi, come detto in apertura, hanno come obiettivo la conquista delle unità di base, tramite le quali sono anche in grado di evolversi. I nemici più comuni, una volta toccata un'unità, si trasformano e guadagnano in tale maniera qualche punto in più in termini di mobilità e aggressività, non esaurendo comunque il campionario delle minacce. Ci sono pure chiazze pulsanti che depositano mine lungo il loro cammino, cacciatori volanti che possono essere eliminati solo quando incrociano il tracciato e pericolosissime scariche elettriche. Di carne al fuoco, insomma, ce n'è parecchia e il divertimento non manca mai, complici l'eterna rincorsa al punteggio migliore e una realizzazione audiovisiva semplice, ma al tempo stesso accattivante. Hyper Circuit non è un titolo particolarmente famoso e i successivi sforzi di Chris Butler hanno ottenuto ben altro successo, ma l'esordio sul C64 del geniale programmatore britannico merita pienamente di essere riscoperto.
[Nyabot]