Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
SNK Neo Geo
Fatal Fury: King Of Fighters
SNK
20 03 2012
Un gioco come Fatal Fury: King Of Fighters (SNK, fine 1991) non poteva certo evitare il confronto con uno Street Fighter II lanciato verso il massimo della popolarità. A dir la verità SNK non provò nemmeno ad affrontare l'argomento in modo alternativo, puntando piuttosto a cavalcare l'onda e semmai proponendo il gioco come una variante spettacolare, qualcosa che viaggiasse all'avanguardia della tecnica del suo tempo. E così Fatal Fury è stato il primo clone del classico Capcom a girare sul potente Neo Geo, predecessore tra l'altro di una serie di derivati che si prolungherà per anni e anni. Come da copione abbiamo quindi una modalità per giocatore singolo e un '2-player mode', il primo essendo un tradizionale tour de force marziale da affrontare con uno dei tre protagonisti, tra cui spiccano i fratelli Bogard. Il fine ultimo è ovviamente quello di eliminare in sequenza un manipolo di cattivi soggetti (otto in tutto) a metà strada tra il malavitoso e il bizzarro, fino alla vittoria del torneo da strada e al compimento di una vendetta familiare rimandata da troppo tempo.
Senza troppe sorprese avremo pure una pletora di mosse da performare mediante pressione combinata di vari tasti, come d'altro canto un repertorio decente di attacchi speciali in guisa di palle di fuoco o di braccia mulinanti, tanto per non far mancare i riferimenti a Street Fighter II. Ma non mancherà nemmeno il tradizionale bonus stage in cui misurare la vostra forza, anche se in fondo vi limiterete semplicemente a spingere a gran velocità un tasto del controller. Il tutto viaggia però con una bella impostazione grafica da B-movie, posta tecnicamente al di là di quanto potevano fare le altre console del tempo. E, insomma, alla fine Fatal Fury non concede grandi sorprese (a parte la possibilità di combattere su due piani diversi di profondità), ma - non presentando nemmeno difetti irrecuperabili nella gestione dei comandi - perlomeno non dispensa grosse delusioni a chi di picchiaduro si è nutrito nella sua adolescenza e vuole continuare a farlo per una saltuaria botta di nostalgia. Se si chiude un occhio si potrebbe addirittura pensare di star giocando a Street Fighter II. Peccato che a me piaccia giocare a occhi aperti e mi accorga così che né la gamma dei personaggi, né la profondità o la precisione del gameplay, né la curva della difficoltà di Street Fighter II vengono qui eguagliate. Tanto più che Fatal Fury troverà poi fatale concorrenza anche nei suoi successori sul Neo Geo, a cominciare dai più articolati Art of Fighting e The King of Fighters.
[NO1]