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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Sega Mega Drive
IMG International Tour Tennis
Electronic Arts | High Score | Tom McWilliams | Happy Keller
12 06 2014

Come è ormai chiaro a tutti il passaggio dal tennis vero a quello videogiocato, tentato fino dai tempi di Pong, è solo apparentemente facile. Per un vecchio Super Tennis o un Virtua Tennis dei giorni nostri ci sono decine di tentativi andati a male per altrettante cause di vario tipo. O la fase simulativa non è plausibile, o il meccanismo di gioco non funziona, o il contorno è impostato male, o il divertimento è assente. Il problema è che il tennis è uno sport più complicato di quel che può sembrare e di fattori che possono mandare all'aria una sua rappresentazione ce ne sono quanti se ne vuole. Questo era tanto più vero ai tempi delle console a 16 bit, quando le limitazioni di hardware e di memoria delle cartucce lasciavano poco spazio agli approfondimenti e alla ricerca del dettaglio. E, all'opposto, quando si tentava un approccio più scientifico, il risultato tendeva quasi inevitabilmente al noioso. Si potevano avere così giochi imprevedibili, ma poco realistici, o giochi che replicavano in modo sorprendente la fisica dei colpi, facendo però poco di più, come Amazing Tennis, o al meglio simulazioni che implicavano anche fasi tennistiche particolari come le aperture di braccio o il riposizionamento dei giocatori rispetto alla palla, come succedeva in Jimmy Connors o Pete Sampras Tennis. C'era però anche chi tentava di replicare in toto il mondo del tennis professionistico, come questo IMG International Tour Tennis.

E da una simulazione sportiva targata Electronic Arts non ci si poteva aspettare niente di meno. I giocatori qui sono quelli veri (anche se nel mucchio di trentadue ci si ritrova con vecchie glorie come Borg, Lendl e Laver e con alcuni talenti degli anni novanta come Rios, Haas, Leconte e Bruguera, o addirittura col nostro Camporese), i tornei internazionali sono numerosi e sono perlopiù quelli del calendario ufficiale ed è anche presente una sezione di allenamento con tanto di coach che segnala e magari corregge i vostri difetti. Il meccanismo vero e proprio del gameplay pesca poi alcuni buoni momenti di altri titoli Electronic Arts (come nel servizio: andare a vedere i tiri liberi in NBA Live) e riprende il meglio della concorrenza, come nelle variazioni di angolazione, traiettoria e profondità dei colpi, realizzabili mediante pressioni più o meno prolungate dei tasti e cambi di posizione dei giocatori.

In alcuni casi è addirittura possibile contestare le decisioni dell'arbitro, con effetti indiretti sullo svolgimento della partita. Messa così, quindi, la situazione sembrerebbe vicina al paradiso del tennis videogiocato. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco, e veramente poche con un buco perfetto: IMG International Tour Tennis, ovviamente, non fa eccezione. A fronte di una impostazione così puntigliosa ci ritroviamo infatti con una componente grafica sicuramente completa, ma non travolgente e, soprattutto, con una intelligenza artificiale quasi sempre piatta, magari con improvvise variazioni di tattica da parte degli avversari controllati dalla console ma con un comportamento comunque troppo insistito, tanto da richiedere spesso una pazienza da pallettaro per venire fuori da scambi molto lunghi. Ovviamente la salvezza arriva dalla modalità multiplayer, meno prevedibile e per di più assistita da un benedetto multitap per quattro giocatori. Questo, una certa classe di fondo e la solita pulizia delle produzioni Electronic Arts/High Score di inizio anni novanta (lancio nel 1994) riescono a portare IMG International Tour Tennis al di sopra della media dei titoli analoghi a 16 bit, alla faccia del suo scarso impatto presso la stampa specializzata.

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