Dopo aver fondato A.Rea. 21 insieme a NO1 e
LH3CT, Shrapnel ha svolto il lavoro di mantenimento
del sito fino alla chiusura dello stesso e ne ha poi
curato la riapertura. Ha scritto su Super Console, Mega
Console, Videogiochi e PSM, ha gestito per due anni e
mezzo un negozio di videogiochi e ha lavorato come
game designer e sceneggiatore su uno sparatutto per PC
intitolato Steel Saviour. Ha inoltre scritto per un paio
di riviste cartacee dedicate agli utenti iOS e macOS.
Sega Mega Drive
Super Hang-On
Sega
29 08 2005
Quello dei giochi dedicati al motociclismo è da sempre un genere particolarmente sfortunato, avaro di soddisfazioni sia per gli appassionati che per i giocatori casuali. Eppure, di tanto in tanto, anche questo bistrattato filone videoludico è in grado di regalare alla pazientissima utenza autentici capolavori, nella cui ristrettissima cerchia rientra senza ombra di dubbio il qui presente Super Hang-On per Megadrive. Convertito in modo magistrale (soprattutto se si considerano i limiti del 16 bit Sega) dal coin-op omonimo, Super Hang-On fu uno dei primissimi titoli per Megadrive a vantare l'ormai famosa opzione Original Mode, in seguito adottata da Sega per la stragrande maggioranza delle sue conversioni da coin-op. L'Original Mode costituiva (e costituisce tuttora) una variante del gameplay del gioco da sala, più o meno "sostanziosa" a seconda dei casi e sempre affiancata dal classico Arcade Mode, identico in tutto e per tutto al coin-op d'origine. E Super Hang-On per Megadrive, inutile dirlo, poteva contare su una giocabilità eccezionale in entrambe le modalità.
A rendere grande l'Arcade Mode di Super Hang-On erano soprattutto il sistema di controllo, estremamente pronto nell'interpretazione degli input in arrivo dal joypad, e il ritmo di gioco, sempre elevatissimo e altamente frenetico. Le curve si susseguivano ad altissima velocità, gli avversari sfilavano a destra e a sinistra e, una volta inserito il canonico turbo, la moto schizzava via in modo irruento, quasi violento, nel riuscitissimo tentativo di coinvolgere ancora di più il giocatore e farlo sentire nel vivo della corsa, a pochi centimetri dall'asfalto, curva dopo curva. A completare il quadro c'erano dei fondali di grande atmosfera, a dispetto del ridotto numero di colori ad essi dedicati, e i quattro indimenticabili temi musicali resi noti dal coin-op, adattati nel miglior modo possibile alla sezione audio del Megadrive (che non corrispondeva esattamente allo stato dell'arte).
L'Original Mode, da parte sua, era assolutamente geniale per l'epoca, ed è tuttora degno della massima ammirazione. Le gare vere e proprie erano identiche a quelle dell'Arcade Mode, ma erano strutturate in modo da simulare la carriera di un pilota alle prime armi. La moto inizialmente concessa al giocatore era una specie di rottame, come spesso accade in questi casi, ma vincendo le sfide proposte dalla CPU era possibile guadagnare del denaro da investire in modifiche, riparazioni e contratti con meccanici sempre più esperti. Inoltre, una volta inanellato un numero sufficiente di vittorie, si poteva passare ad uno sponsor più importante (con conseguenti guadagni maggiori in caso di successo) e ad uno sfidante più agguerrito, spostandosi tra l'altro su un nuovo circuito. Il tutto diveniva ben presto terribilmente intrigante, tanto più che gli interventi eseguiti sulla moto influivano visibilmente sulle prestazioni della stessa, obbligando nel contempo il giocatore a guidare sì con grinta, ma anche con cura per evitare urti e cadute (potenzialmente fatali per le varie parti della moto, e quindi deleterie anche in termini finanziari). Super Hang-On, in altre parole, era un titolo pensato per accontentare tutti, ed era molto più di una semplice conversione. Era un fulgido esempio dell'epoca d'oro di Sega e, cosa assai più importante, un videogioco eccezionale. E, fortunatamente per gli appassionati del motociclismo su console, lo è ancora.
[Shrapnel]