Dopo aver fondato A.Rea. 21 insieme a NO1 e
LH3CT, Shrapnel ha svolto il lavoro di mantenimento
del sito fino alla chiusura dello stesso e ne ha poi
curato la riapertura. Ha scritto su Super Console, Mega
Console, Videogiochi e PSM, ha gestito per due anni e
mezzo un negozio di videogiochi e ha lavorato come
game designer e sceneggiatore su uno sparatutto per PC
intitolato Steel Saviour. Ha inoltre scritto per un paio
di riviste cartacee dedicate agli utenti iOS e macOS.
Amstrad CPC
Anarchy
Rack-It | Hewson | Michael Croucher
15 10 2006
Approdare su un pianeta in stato di totale anarchia, mettersi al comando di uno speciale carro armato sperimentale, stanare una cricca di ribelli armati di tutto punto e distruggerne i depositi di munizioni: a cosa potrebbe far pensare una serie di premesse del genere? Ad un gioco d'azione, è ovvio. E invece Anarchy, che sulle premesse in questione si basa, non è affatto un semplice sparatutto. Incorpora una massiccia dose di azione pura, s'intende, ma le sue fondamenta poggiano su una solida componente puzzle, tanto semplice quanto efficace.
Le scorte di munizioni dei ribelli sono rappresentate da blocchi colorati da eliminare con il cannone del proprio carro, il quale però può far fuoco soltanto avendo un certo spazio per detonare i relativi proiettili. Il che significa che ogni blocco di munizioni necessita di un approccio specifico per essere eliminato, e che scoprire l'approccio in questione richiede di arrivare dalla direzione giusta, di eliminare eventuali ostacoli prima di assalire il bersaglio e, in buona sostanza, di ragionare per qualche frazione di secondo previa apertura del fuoco. I depositi, inoltre, sono pattugliati da droidi che non possono essere distrutti, ma soltanto immobilizzati (e sfruttati, ma starà a voi scoprire come...) per qualche secondo, mentre i livelli speciali (quelli in cui i terroristi custodiscono le armi più potenti) sono protetti da un diverso tipo di avversario, in grado di rilevare la presenza del giocatore ed inseguirlo senza tregua. Si aggiungano al tutto un limite di tempo spesso strettissimo e il ricorso al flick screen (che impedisce di vedere a cosa si va incontro nei passaggi da una sezione dei depositi all'altra), e si avrà il quadro di un titolo tanto appassionante quanto coriaceo, peraltro pubblicato all'epoca direttamente in fascia budget.
[Shrapnel]