Nintendo Super NES
Alien 3
Acclaim | Probe
16 04 2006
Ellen Ripley, reduce da incontri ravvicinati con razze aliene decisamente poco solidali con la nostra, si ritrova rapata a zero su un pianeta-prigione di massima sicurezza, causa improvviso naufragio nel corso del suo interminabile viaggio interstellare. Unica compagnia da frequentare sulla fetida superficie di Fiorina 161: galeotti, profughi perseguitati e un battaglione di Alien (gli stessi dei primi due film), carnivori, affamati e anche vagamente stronzi.
Sfortunatamente per i tanti deportati presenti in questa maxi galera planetaria, una buona parte di loro è stata rapita dagli alieni che, dopo averli preventivamente imprigionati, si accingono ad impiantare nel loro organismo i loro classici embrioni (destinati a venire alla luce mediante modalità piuttosto cruente, come tutti sanno). L'unica in grado di salvarli è la nostra intrepida Ellen che, armata di mitragliatore, lanciafiamme, scanner per la rilevazione dei nemici e granate varie si sta appunto facendo strada attraverso condotti di aerazione, passerelle e piattaforme varie, facendo strage di tutto quello che si muove. Il punto è che quello che si muove è nell'ordine di parecchie centinaia di alieni di ogni forma e taglia (e mettiamo pure in conto il fatto che le uova fecondate continuano ad espellere senza sosta un numero altrettanto grande di schifosissime creaturine). Conseguenza: nonostante un passo abbastanza placido, il ritmo delle uccisioni rimane comunque elevatissimo, il che in qualche modo altera la suspense presente negli Alien cinematografici (dove le scene splatter erano abbastanza rare e precedute da lunghe attese: in questo senso il gioco di Probe finisce per assomigliare molto più ad Aliens che ad Alien 3).
Fatto sta che, suspense o non suspense, l'atmosfera del gioco resta estremamente verosimile, grazie a una impostazione grafica raffinata e ad ambientazioni molto dettagliate. Come ai tempi disse il mitico Franco: la versione di Alien 3 per Megadrive potrà pure essere valida e divertente (tra l'altro, Probe si prese la briga di realizzare due giochi completamente diversi per i due 16 bit), ma se qualcuno vede anche quella per Super Nintendo non può fare altro che buttare la console Sega dalla finestra. E in effetti i tipi di Probe, allora veri e propri maestri della programmazione, riuscirono a inserire nella versione per Super NES molte più cose: molto di più in fatto di definizione e ricchezza grafica, impostazione delle missioni, animazione dello sprite principale, effetti sonori, temi musicali, uso dei colori, riuscendo così nell'impresa di ricreare in pieno l'atmosfera angosciante di una caccia disperata tra enormi macchinari in disuso, in mezzo a una tempesta, su un pianeta desolato.
Alien 3 presenta qualche caduta di tono, peraltro riscontrabile anche in moltissimi altri action game a 16 bit (esempio: la continua ed esasperante ricomparsa degli avversari, con conseguente livello di difficoltà molto elevato negli stage più avanzati), ma grazie alla sua intelligente struttura a missioni mantiene dalla sua parte una profondità (e una longevità) che non può non spostare l'equilibrio dell'action adventure verso quello, più cinematografico, dei titoli della successiva generazione, con una componente di ricerca di prigionieri, oggetti e bonus vari che rimanda, fatte le debite proporzioni, all'esplorazione dei labirinti della base spaziale di Doom. Per una volta, insomma, un titolo a 16 bit che vi farà veramente sentire all'interno di un film.
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