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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Nintendo Game Boy
Attack of the Killer Tomatoes
THQ | Equilibrium
29 04 2013

Gli amanti dei brutti film di sicuro ricorderanno un B-movie che portava lo stesso nome di questo giochillo portatile, ma il nostro Attack of the Killer Tomatoes (1992) non è mica basato su quel film: è basato sul cartoon TV che era basato sul film! E va bene, comunque, dato che alla fine quello che conta è che in qualche modo il tutto finisca per funzionare. E nonostante un pedigree traballante questo platform adventure per Game Boy finisce in effetti per catturare l'attenzione con la sua storia improbabile di città e caverne invase da pomodori mutanti, inseguiti con pervicacia dal protagonista (un tal Wilbur Finletter, militarmente agghindato, che difende la cittadina di San Zucchini dalla furia delle creature malvagie dello scienziato Dr. Gangrene: tanto per esagerare anche coi nomi). Il nostro eroe comincia la sua campagna di disinfestazione senza niente in mano ma, saltando e scalciando, riesce lo stesso a produrre un'ottima passata di pomodoro: un minimo di esplorazione porterà però alla scoperta di una discreta varietà di armi e di oggetti, tutti buoni per favorire la caccia agli ortaggi invasori.

I quali non si limitano ad assistere passivi al loro sterminio: i pomodori assassini, a parte reagire e nascondersi per dare vita a improvvisi agguati, una volta colpiti generano una figliolanza di pomodorini in grado di provocare pericolose esplosioni, in linea con la fantascienza più ortodossa. Ovviamente questi non sono gli unici inconvenienti a cui può andare incontro il caro Wilbur: altri nemici (come alcuni uccelli e i soliti boss di turno) possono dare il cambio agli onnipresenti ortaggi, mentre la fase esplorativa viene alimentata dalla ricerca obbligatoria di una lattina di ketchup per ciascun livello. Lo schema si ripete immutato per ben undici scenari, lungo le strade della cittadina, sopra i tetti, dentro le case e all'interno di non meglio identificati dungeon, tutti con la dovuta dose di piattaforme e con un minimo di dettagli con cui interagire per la raccolta di oggetti e bonus. Non c'è dubbio insomma che i programmatori non abbiano puntato a niente di veramente nuovo, all'interno del panorama dei platform per Game Boy, come pure non c'è dubbio che l'oggetto del contendere risulti particolarmente sciocco. Ma è altrettanto chiaro che è proprio questo che volevano ottenere i coder di Equilibrium e THQ con il nostro Attack of the Killer Tomatoes: un platform semplice, quasi umoristico ma di stazza considerevole, con una grafica al di sopra degli standard del Game Boy e in grado di divertire a lungo i frettolosi possessori del vecchio portatile Nintendo.

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