Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno
della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21
dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto
in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di
nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre
da cui era improvvisamente spuntato. Se lo
incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera
e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da
lanciare all'indirizzo dei curiosi...
Nintendo NES
The Last Starfighter
Mindscape | Graftgold
11 04 2013
Il film The Last Starfighter, diretto da Nick Castle e noto in Italia come Giochi Stellari, debuttò nelle sale cinematografiche statunitensi nel 1984 e non riuscì nell'impresa (indubbiamente ardua) di lasciare tracce degne di nota nella storia delle pellicole di fantascienza. Non sono in molti, in effetti, a ricordarlo ed erano già in pochi a rimembrarne la trama nel 1990, quando Mindscape decise di realizzarne un adattamento sul NES. Si trattò in effetti di una scelta quantomeno curiosa, visto lo scarso successo del film originale e il ritardo accumulato dall'uscita dello stesso, e furono probabilmente questi fattori a spingere Mindscape a correre il minor numero possibile di rischi in sede di trasposizione. Realizzare un gioco nuovo di zecca, in particolare, avrebbe richiesto investimenti ingiustificabili alla luce della situazione e ciò convinse Mindscape a ripescare un vecchio gioco per Commodore 64, convertirlo sul NES, cambiare la schermata del titolo e qualche sprite e pubblicarlo con il nome di The Last Starfighter, utilizzando il poster promozionale del film come immagine di copertina.
Nel caso non abbiate ancora dato un'occhiata alle foto in fondo alla pagina, vi starete sicuramente interrogando sull'identità del vecchio gioco per C64 scelto da Mindscape per la sua bizzarra operazione commerciale. Mistero svelato: si tratta di Uridium. Ebbene sì, Uridium, ovvero un classico senza tempo, adorato da migliaia di giocatori e spesso indicato come uno dei dieci migliori giochi in assoluto della gloriosa epoca degli home computer a 8 bit. Uno sparatutto a scorrimento orizzontale così curato, divertente, impegnativo e originale da far sembrare quasi logica la scelta di Mindscape: visto che si doveva ricorrere al passato, perché non fare le cose per bene e selezionare un gioco di grosso calibro?
Un ragionamento ineccepibile, questo, mandato però in fumo dalla qualità della conversione. A un primo impatto, a dire il vero, The Last Starfighter sembra rispettare in pieno la colossale magnificenza di Uridium: a dispetto delle ovvie modifiche, infatti, la grafica non è affatto disprezzabile. Gli sprite risultano gradevoli alla vista e alcune animazioni, come quelle impiegate per le esplosioni, fanno una gran bella figura, mentre lo scorrimento può persino vantare qualche strato di parallasse. Il comparto sonoro è meno riuscito, complice la ridotta prestanza del NES in tal senso, ma non sono questi i veri problemi di The Last Starfighter. È nella giocabilità che bisogna andare a cercare le magagne più pesanti, principalmente a causa di un rilevamento delle collisioni sin troppo incerto e di una pessima gestione degli elementi in rilievo degli scenari, talvolta difficili da individuare e quindi sin troppo facili da colpire per errore. Ciò trasforma quello che era in origine un gioco di abilità e riflessi, dichiaratamente crudele e al tempo stesso brutalmente onesto, in una disperata battaglia per la sopravvivenza in cui i pericoli più grandi non derivano da precise scelte di design, bensì da una realizzazione inspiegabilmente (visto il coinvolgimento di Graftgold) poco attenta. Un peccato mortale, insomma, soprattutto perché perpetrato in congiunzione con il ricorso all'ossatura di Uridium.
[Nyabot]