Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Nintendo Game Boy
A-mazing Tater
Atlus
29 03 2013
Diventare cavaliere dell'ordine del Regno dell'Orto è l'ambizione di ogni giovane tubero, secondo il retro della confezione di A-mazing Tater. Ma, come tutti gli altri pretendenti ortofrutticoli, per arrivare a questo status ogni potenziale eroe deve partecipare a una tenzone che metterà alla prova il suo cervello da patata. È il Torneo Reale, che aspetta tutti i valorosi contendenti in erba con i suoi pseudo-labirinti pieni di muri invalicabili, ostacoli, trappole e porte girevoli, da superare in velocità. Ogni fase viene infatti giocata anche contro il tempo - fatto che genera ulteriore pressione - oppure, in caso di possesso di cavo link, contro un secondo giocatore, alla ricerca dell'uscita come in una vecchia puntata dell'ormai dimenticato Giochi Senza Frontiere. Per quanto possa sorprendervi questo è il tema, salubremente folle, di A-mazing Tater (Atlus 1991), uno dei puzzler più bizzarri che abbiano mai girato sul Game Boy.
Sequel di Kwirk e conosciuto in Giappone col nome più specifico di Puzzle Boy II, questo giochillo dalla grafica minimale in glorioso bianco e nero ha dalla sua una curva della difficoltà esemplare, con i primi test che servono a chiarire il meccanismo di base (apparentemente essenziale, con trappole di diverse forme e dimensioni da colmare spostando gli oggetti presenti) e con i successivi che arriveranno a farvi strappare i pochi capelli ancora in vostro possesso. Con un comodo sistema di password, quattro gradi di difficoltà e quattro diverse modalità, tra cui un puzzle mode che comporta il superamento di una quarantina di livelli in toto, A-mazing Tater si rivela così un bocconcino vegetariano non facilmente masticabile, alla faccia della leggerezza del tema e della carineria della presentazione. Raro rappresentante su Game Boy di una delle più tipiche varianti delle produzioni made in Japan (quella dei giochi folli con personaggi improbabili), A-mazing Tater resta quindi uno dei puzzler più interessanti e allo stesso tempo più divertenti per il vecchio portatile Nintendo.
[NO1]