Dopo aver fondato A.Rea. 21 insieme a NO1 e
LH3CT, Shrapnel ha svolto il lavoro di mantenimento
del sito fino alla chiusura dello stesso e ne ha poi
curato la riapertura. Ha scritto su Super Console, Mega
Console, Videogiochi e PSM, ha gestito per due anni e
mezzo un negozio di videogiochi e ha lavorato come
game designer e sceneggiatore su uno sparatutto per PC
intitolato Steel Saviour. Ha inoltre scritto per un paio
di riviste cartacee dedicate agli utenti iOS e macOS.
Sega Mega Drive
World Championship Soccer II
Sega | The Mystery Chefs | Wallace Poulter
12 11 2013
L'impatto iniziale è importante in qualsiasi ambito e nel caso dei videogiochi lo è in modo particolare: questo è un dato di fatto, punto e basta. World Championship Soccer II, di conseguenza, non parte di certo con il piede giusto. La schermata del titolo è a dir poco inguardabile, i menu non rappresentano il massimo dell'eleganza e le relative opzioni provocano immancabilmente il sollevamento di un sopracciglio. Il disappunto, in questo caso, è causato dalla possibilità di disattivare i falli, il che fa pensare alla palese intenzione di consentire l'allestimento di vere e proprie 'fagiolate' potenzialmente appetibili anche per il pubblico statunitense, solitamente allergico al calcio. Campionati storici e personalizzati, livelli di difficoltà variabili e formazioni multiple mitigano le perplessità, che sono purtroppo destinate a ripresentarsi dopo qualche attimo. Quando si scende in campo, infatti, non si può fare a meno di storcere il naso di fronte ai calciatori (sono tutti uguali, ivi incluso il discutibile taglio di capelli) e al tremendo sonoro, tra i peggiori nella storia delle simulazioni sportive sul Mega Drive.
Una volta battuto il calcio d'inizio, però, si iniziano immediatamente a notare alcune caratteristiche imprevedibilmente positive, del tutto inattese alla luce del tono generalmente dimesso del gioco. I controlli, per esempio, rispondono con la dovuta solerzia e le ragnatele di passaggi funzionano benone; è quindi possibile imbastire azioni ragionate e sufficientemente complesse, se non addirittura spettacolari, e il merito va anche al ritmo del gioco, decisamente sostenuto. E non è tutto: tiri in porta, scivolate, colpi di testa e passaggi negli spazi (perfetti per 'aprire' le difese più attente) costituiscono un assortimento di colpi tutt'altro che misero per un gioco calcistico di stampo arcade, soprattutto se - come accade in questo caso - hanno un'effettiva utilità. Dopo aver portato a termine qualche azione rimarchevole, inoltre, si realizza per intero la complessità del motore di gioco: si controlla soltanto un atleta alla volta, come da tradizione, ma non è difficile accorgersi che un secondo calciatore viene costantemente influenzato dai movimenti di quello manovrato dall'utente, rispetto al quale si pone sempre nella posizione ideale per continuare l'azione e fornire supporto. Un sistema, questo, tanto efficiente quanto... familiare.
È inevitabile, a questo punto, porsi una domanda: chi diavolo si cela dietro i Cuochi del Mistero? Dev'essere gente appassionata di calcio, capace di carpirne e trasporne su schermo le sfumature più divertenti. Dev'essere un team che, a dispetto di una realizzazione di qualità altalenante, ha fatto di tutto per garantire immediatezza e giocabilità. Dev'essere un gruppo che magari ha messo in piedi World Championship Soccer II con una certa fretta e con poca convinzione, unicamente per ottenere qualche entrata extra, senza per questo rinunciare a far giustizia al calcio digitale. Dev'essere... Sensible Software! Ebbene sì: i Cuochi del Mistero sono Jon Hare e soci, lontani in questo frangente dallo stato di grazia messo abbondantemente in mostra con Sensible World of Soccer, ma comunque granitici nella loro dedizione al gioco più bello del mondo. E il risultato delle loro fatiche, tutto sommato, è gradevole e inaspettatamente solido, oggi come allora.
[Shrapnel]