Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Sega 32X
Cosmic Carnage
Sega
22 07 2012
No, non è una storia di macelli intergalattici e nemmeno un annuncio di apocalisse universale. Più semplicemente Cosmic Carnage (Sega, 1995) è stato il primo beat'em up ad arrivare in soccorso dei possessori di 32X Sega, da tempo in attesa di qualcosa di simile per il loro apparecchio. Il quale, per i molti che non se ne ricordano, era un add-on che si andava a infilare sul vecchio Mega Drive, portandone la capacità di elaborazione sulla soglia dei fatidici 32 bit e trasformandolo così in una console di nuova generazione.
Almeno teoricamente. Perché, anche se la stessa PlayStation viaggiava su un identico livello di bit, era chiaro già ai tempi che i risultati finali e addirittura le intenzioni di partenza non potevano che essere molto diversi. Cosmic Carnage potrebbe benissimo essere preso ad esempio di questo gap. Descrivibile come un incrocio tra L'Avventura del Poseidon e La Grande Fuga (ma senza Shelley Winters ad agire come peso massimo), il nostro beat'em up Sega narra di un'astronave prigione che, in mezzo a un naufragio intergalattico, non riesce più a trattenere al suo interno una serie di fuorilegge mutanti, dalle forme variabili dai rettili ai primati. Gli evasi spaziali però, per motivi contingenti, si comportano come dei gentiluomini e così, piuttosto che sparare a tutto quello che si muove, si impegnano in un torneo di lotta libera, al termine del quale potranno guadagnarsi il diritto alla fuga. Non male come storiella, ma non è certo questo il fattore che fa stare in piedi un gioco, in generale e ancor di più nel caso di un beat'em up.
Da qui in poi siamo in territorio conosciuto: solita serie di combattimenti uno contro uno, solito corredo di mosse specifiche per ciascun personaggio e soliti knockdown spettacolari. Di relativamente nuovo ci sono l'elemento sanguinolento (che a quei tempi impazzava grazie a Mortal Kombat) e la presenza di accessori in stile Barbie per quattro dei protagonisti, rivestibili con armature atte ad aumentare la resistenza o la velocità. E a proposito di velocità: qui non ce ne è proprio. In effetti tutti quelli che avevano sognato una buona performance del 32X, basandosi su foto che mostravano sprite enormi e zoomate spettacolari, ai tempi rimasero molto più che disillusi. I movimenti degli sprite, effettivamente belli grossi, sono infatti artritici, come lo sono le animazioni: il tutto, oltre a rendere fastidiosa la visione, rende anche impossibile controllare decentemente i lottatori, a causa di un delay fatale tra il comando impartito al joypad e quello che fa il vostro bel mutante.
Ma il peggio Cosmic Carnage lo dà quando entrano in scena le fatidiche zoomate: lo zoom-in, in particolare, risulta particolarmente fastidioso dal punto di vista grafico, con una scarsa fluidità dell'inquadratura e una frantumazione dei dettagli. Una volta compromessi grafica e gameplay, poi, non può certo essere la componente audio quella in grado di salvare la baracca: comunque, tanto per la cronaca, il chip audio del 32X qui si comporta molto bene, con una limpidezza di suono non riscontrabile in molti altri titoli per l'add-on Sega. Alla fine: forse il passare del tempo ha reso ancora meno plausibile il prodotto finale, ma davvero non si capisce come Sega pretendesse di salvare il suo mercato con proposte scialbe come questa (nonostante la disperazione dei possessori di 32X).
[NO1]