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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Sega Mega Drive
Light Crusader
Sega | Treasure
16 01 2011

Ultima uscita di Treasure per il Mega Drive, dopo una sequenza capace di Gunstar Heroes, Yuu Yuu Hakusho e Dynamite Headdy, Light Crusader è a tutti gli effetti una mezza delusione. Né carne né pesce, quando si va a masticarlo: a metà strada tra un platform e un'avventura medievaleggiante, si ferma proprio lì dove si era fermato l'analogo Equinox di Sony, ritrovandosi a ripescare come quello le difficoltà più superflue legate ai salti da e per le piattaforme e le insistenze più stucchevoli dei giochi à la Zelda.

Quello che irrita di più è forse il dosaggio della delusione, proprio al 50%: troppi gli spunti che fanno intuire dove il gioco sarebbe potuto arrivare e altrettanto numerose le stroncature di ogni speranza. Non ci vuole molto a capire l'andazzo, alla faccia delle attese legate al primo e unico gioco in stile fantasy (non si può parlare di vero e proprio 'role playing') prodotto da Treasure. Già dalle primissime sequenze le contraddizioni abbondano: ambientazione interessante contro una realizzazione tecnica da ultimo della classe, una storia coinvolgente ma completamente staccata dal gioco, un dungeon con sei livelli pieni di enigmi e combattimenti a fronte di un controllo dei movimenti da ubriaco in delirio. Il modello di riferimento era probabilmente quel Landstalker (Climax) che un paio di anni prima aveva entusiasmato un po' tutti, ma la distanza tra i due adventure è in realtà quella che corre tra una Fiat Coupé e una Lotus Elise. Solo un 'wannabe' o poco più, Light Crusader finisce piuttosto per assomigliare, graficamente, al mediocre Dungeons & Dragons: Warriors of the Eternal Sun per Mega Drive (o a un qualsiasi RPG europeo per Amiga) e, come impostazione, al già citato Equinox. Lo stesso stile artistico (nonostante sia opera di Hiroshi Iuchi, già in Gunstar Heroes e poi in Radiant Silvergun, mentre tra l'altro come programmatore troviamo Masato Maegawa, destinato alla direzione di Treasure stessa) ha l'aria di essere frutto di lunga meditazione, ma ha il difetto di essere approssimativo e troppo 'occidentale' come tratto grafico.

Una serie di errori non forzati, insomma, ma che potevano anche non risultare fatali per le vicende del nostro cavaliere in missione: in fondo, come dice il saggio, quello che conta davvero è il gameplay. Magari fosse. La visuale isometrica, in pseudo 3D, funziona solo per tre quarti (eh, sì), nel senso che spesso impedisce una inquadratura in linea con le azioni del protagonista: già solo questo, in un gioco basato sui movimenti di precisione dei personaggi, risulta fonte di inutili guai (si sarebbe potuto risolvere il problema ricorrendo a trasparenze e rotazioni, ma l'hardware del Mega Drive più di tanto non poteva certo fare). Idem per quanto riguarda lo spostamento degli oggetti, essenziale per la risoluzione degli enigmi e per di più complicato dalla pretesa di riprodurre l'effetto/peso degli stessi. L'inquadratura è poi sicuramente responsabile della cattiva collisione tra gli sprite, il che manda molte volte a ramengo l'esito di combattimenti tutt'altro che facili e, anche questi, inutilmente complicati da una percezione delle distanze poco netta. Alla fine la pazienza è l'unica virtù che vi permetterà di affrontare seriamente Light Crusader: se ne avete a sufficienza potrete scoprire di avere tra le mani uno dei pochi titoli per Mega Drive non necessariamente legati al mondo dei teenager, uno dei pochi in cui enigmi e indovinelli non sono solo una parte accessoria, ma il centro di tutta la trama. Certo non un degno canto del cigno, comunque, per una Treasure abituata a viaggiare sempre ad alto livello sulle console Sega (stessa cosa dicasi per il quasi contemporaneo e impraticabile Alien Soldier).

[NO1]


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