Nintendo Super NES
Super Punch-Out!!
Nintendo
29 10 2012
Quando la boxe era ancora la boxe e non uno spettacolo da circo o da seratina al Grand Hotel, una ventina di anni fa insomma, ci si poteva pure permettere il lusso di rappresentarla come un cartoon senza per questo sminuirne il significato. Basterebbe un gioco come Super Punch-Out!! (1994, con il produttore esecutivo Minoru Arakawa, già in Earthbound, Donkey Kong Country e poi in Paper Mario su Nintendo 64 e Wave Race su GameCube), quantomeno buffo sotto parecchi punti di vista, per capire come la profondità dell'arte del pugilato, se adeguatamente recuperata, può rimanere intatta al di là di ogni look (e prestarsi facilmente a una trasformazione in videogioco).
Super Punch-Out!! ai suoi tempi era stato una vera sorpresa per i fan, ed erano tanti, di quel Mike Tyson's Punch-Out!! che aveva fatto sfracelli sul NES a otto bit qualche anno prima. Come è nella tradizione Nintendo il recupero di elementi di gioco dal vecchio al nuovo era stato massiccio e arrivava a ripresentare diversi personaggi del predecessore, naturalmente con il loro aspetto da cartone animato, modificato in meglio. Il mantenimento della tradizione non si limitava a questo e arrivava a ricostruire il gameplay sulla stessa base arcade, con un approccio semplice, pochi comandi e fronzoli, ma con un livello di difficoltà insospettabile, che richiedeva un approccio strategico non da principiante. Forse è per questo, o anche per il confronto con i beater à la Street Fighter che andavano allora per la maggiore, che Super Punch-Out!! non ha poi raccolto lo stesso successo commerciale del primo episodio (salvo poi essere inserito, p. es. da una bibbia come Edge, nella lista dei migliori giochi di tutti i tempi).
Impostato fondamentalmente su tre circuiti (più uno bonus) in cui bisognerà incontrare una serie di boxeur più o meno tosti, ma sempre con il loro bel punto debole da scoprire, Super Punch-Out!! richiede una buona dose di pazienza proprio per la sua profondità tattica. Affrontare anche il più facile dei match alla garibaldina, senza tanti ragionamenti, porta infatti inevitabilmente a una serie di sconfitte. L'unico modo per arrivare al titolo è quindi quello di concentrarsi sulla tecnica degli avversari per contrastarne gli attacchi e colpire di rimando, calcolando il timing al meglio. Non per niente una delle cose da imparare al più presto possibile è la difesa, essenzialmente basata sugli spostamenti del tronco e sulla copertura data dalle braccia, dato che i movimenti sul ring risultano limitati a causa della visuale fissa. Ma non bisogna per questo guardare a Super Punch-Out!! come a un gioco poco sofisticato.
La questione della visuale segue in fondo l'impostazione arcade voluta dai programmatori e la grafica, al di là di questo fattore, presenta delle raffinatezze sorprendenti, come le trasparenze che permettono di vedere attraverso il protagonista e la bella animazione del pubblico. La ricerca del dettaglio riguarda poi anche la presentazione, eccellente; l'audio, pieno di effetti e musichette catchy, e il gameplay, con l'aggiunta di due barre che regolano l'affaticamento e la potenza dei colpi, fino a concedere quelli da KO. Manca, incredibilmente, la modalità per due giocatori: un difetto che pochi riescono a mandare giù. Il tutto, alla fine, ha comunque l'aspetto e la sostanza di un classico Nintendo: uno di quei giochi sempiterni che vengono riproposti, modificati, a ogni cambio di generazione, ma che fa sempre piacere rivedere anche sotto la loro vecchia forma (il che rappresenta in realtà il modo più autentico per apprezzarli).
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