Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno
della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21
dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto
in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di
nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre
da cui era improvvisamente spuntato. Se lo
incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera
e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da
lanciare all'indirizzo dei curiosi...
Nintendo NES
Felix the Cat
Hudson Soft
19 10 2012
Al principio degli anni 90, quando le console a 8 bit (ormai ben avviate sulla strada del pensionamento) e quelle a 16 bit si suddividevano placidamente le quote del mercato dei videogiochi, era ancora praticamente automatico ritrovarsi con un gioco di piattaforme per le mani in caso di acquisto di un titolo prodotto su licenza. Ciò valeva per gli adattamenti di film, serie animate, fumetti e via dicendo e, di conseguenza, anche per il gatto Felix. Il pubblico si aspettava ovviamente un gioco indirizzato ai più piccoli, e quindi caratterizzato da una grafica colorata e da un livello di difficoltà tarato verso il basso, e fu proprio ciò che ottenne. Non erano in molti, invece, ad attendersi un prodotto solido, curato e rifinito come Felix the Cat per NES.
La storia vede il celebre gatto nero alle prese con un professore folle che ne ha rapito la fidanzata per ottenere in cambio una borsa magica, gelosamente custodita da Felix. Questi non ha chiaramente intenzione di cedere al ricatto e, armato per l'appunto della borsa in questione, decide di intraprendere un difficile viaggio per salvare la sua dolce metà dalle grinfie della sua nemesi. La prevedibile struttura a piattaforme scelta da Hudson Soft impressiona positivamente sin dal primo istante per la robustezza delle meccaniche, che affiancano un sistema di controllo affidabile alla possibilità di far evolvere Felix grazie ai poteri della sua borsa. Il gatto prende quindi diverse forme, che possono andare dal semplice travestimento da mago (che porta con sé un utilissimo attacco fatato) a una sorta di motocicletta d'assalto. Il mantenimento delle trasformazioni, da parte sua, è altrettanto articolato e richiede il reperimento di specifici oggetti, a ulteriore riprova della buona pianificazione dell'avventura. Ma questo è soltanto l'inizio delle sorprese!
Procedendo nel gioco, infatti, si scopre ben presto che le piattaforme non sono che una parte della spina dorsale del gioco. Ecco allora che ci si trova impegnati all'interno di livelli ambientati sotto la superficie del mare, oppure tra le nuvole, con le relative variazioni sul tema in materia di movimento ed esplorazione. Il NES, inoltre, era nella sua piena maturità quando Felix the Cat giunse sul mercato, nel 1992, e gli sviluppatori ne conoscevano ormai a fondo tutte le caratteristiche. Ciò si risolse in una grafica pulita, dettagliata e - a dispetto di una palette cromatica relativamente ridotta - ricca di tinte gradevoli e piazzate sempre al punto giusto, mentre l'audio accompagnava piacevolmente l'azione. In conclusione, se volete iniziare i vostri pargoli al mondo dei videogiochi dal basso, facendoli partire dalle macchine che hanno reso lieta la vostra gioventù, o volete semplicemente passare un po' di tempo in allegria e con poco impegno, Felix the Cat fa indubbiamente per voi.
[Nyabot]