Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Nintendo Game Boy
Konami Golf
Konami
29 07 2012
Conosciuto anche come Ultra Golf al di là dell'oceano, questo gioco per Game Boy ha in serbo due campi da diciotto buche (denominati Champ e Master senza troppa inventiva) dove potrete mettere alla prova le vostre conoscenze di fisica elementare applicata alla potenza dei colpi, alla lunghezza dei ferri, alle condizioni del vento, alle angolazioni posturali e allo stato del manto erboso sotto forma di rough, green e fairway.
Si comincia con una semplice inquadratura dall'alto, con sul display la planimetria del percorso, la vostra posizione e la distanza dalla buca. Ma visivamente non si va molto più in là di così (niente 3D o similari qui, ragazzi. E ovviamente nemmeno un po' di colore: solo il verdino e il nero del vecchio Game Boy). Per fortuna quello che Konami Golf non offre in senso puramente estetico riesce invece a concederlo come profondità, dettaglio e insieme semplicità di approccio, come nella migliore tradizione delle console portatili. Così, una volta espletati con facilità i preliminari di contorno, si tratta di affrontare la parte più complicata di tutta la faccenda: colpire la palla. Infatti scegliere una delle tredici mazze sulla base della lunghezza del colpo, posizionare piedi e corpo a seconda della traiettoria voluta e riuscire a impostare correttamente il movimento simulato del braccio non è una questione proprio semplice. Come nella maggior parte delle simulazioni di golf di una volta lo swing viene riprodotto mediante un cerchio con sopra impressi una serie di indicatori: si preme il pulsante una volta per mettere in moto un cursore, si preme una seconda volta per ottenere la quantità di forza voluta e infine una terza volta per bloccare la corsa veloce del cursore di cui sopra, all'altezza di un punto chiaramente segnalato.
Se si effettua tutta la difficile operazione senza sbavature il colpo risulterà pulito e andrà a bersaglio; se, al contrario, il timing non è perfetto, la pallina non andrà da nessuna parte, o meglio andrà in una parte qualsiasi del country club in cui state giocando - alberi, fratte e laghetti inclusi. Per i colpi conclusivi, quelli sul green, il meccanismo varia di poco. Ma, come dicevamo, il gioco non è solo timing: il suo segreto, quello che lo fa riprendere con piacere anche a distanza di anni è il suo spessore senza fronzoli, tra tante variabili a cui badare buca per buca. Certo, per quelli che amano l'azione Konami Golf può risultare divertente come un passaggio di pecore in campagna e altrettanto affascinante come visione, nonostante una grafica superiore alla media della console e la presenza di ottime modalità alternative ('2-player mode', con Match Play e Stroke Play). Per gli altri, forniti dell'adeguata dose di pazienza, probabilmente il migliore golf per Game Boy, con tutta la scorrevolezza di gioco che questo comporta. Come diceva il saggio: forse non è una bellezza, ma quello che conta ce l'ha e ce l'ha proprio dove deve averlo.
[NO1]