SimCity [Nintendo Super NES]

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Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21 dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre da cui era improvvisamente spuntato. Se lo incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da lanciare all'indirizzo dei curiosi...

Nintendo Super NES
SimCity
Nintendo | Maxis
13 05 2012

SimCity, o Sim City per gli amanti della vecchia nomenclatura, è sempre stato un gioco meraviglioso, indipendentemente dalla macchina scelta per goderselo. La sua incredibile miscela di immediatezza e (moderata) complessità ha invariabilmente funzionato alla perfezione su tutti i formati, a 8 e 16 bit, lasciando ben poco spazio a eventuali desideri non esauditi dalla formula di base. Eppure, nascosto tra strade ed edifici, qualche elemento di miglioramento ed espansione è stato rintracciato, dopo qualche anno di accurate ricerche. E a fare questa scoperta, come spesso accade, è stata Nintendo, che ha poi messo in opera i risultati dei suoi studi con SimCity per Super NES.

Quella pubblicata sul Super Nintendo non è una banale conversione di SimCity, bensì una rivisitazione che mette sul piatto un buon numero di novità e una veste grafica aggiornata. Quest'ultima, per quanto lontana dai limiti posti dall'hardware del Super NES, è comunque esemplare nel suo adattare l'interfaccia utente dell'originale per computer e la sua essenziale rappresentazione di città e megalopoli a un contesto più consono a una console. Tutto è quindi più colorato, più morbido e più attraente e, sebbene lo schermo possa sembrare in diversi frangenti sin troppo affollato, neanche l'esordiente assoluto avrà mai la sensazione di non avere il controllo completo della situazione. Il passaggio delle stagioni, poi, aggiunge alla variante per Super NES di SimCity un piccolo elemento di poesia, davvero sorprendente per i giocatori provenienti dalle versioni per home computer e abituati ai relativi paesaggi, innegabilmente più austeri e lineari.

Non è soltanto in termini grafici (e sonori, prevedibilmente), comunque, che SimCity per Super NES sopravanza i suoi predecessori per home computer. L'introduzione di Bowser al posto del mostro di godzilliana memoria visto su Amiga, Atari ST e via dicendo è senz'altro un benvenuto tocco di colore, ma è nei piccoli dettagli che si trovano le differenze più significative. Scuole e ospedali fanno di tanto in tanto la loro comparsa nei quartieri della città virtuale allestita dal giocatore, che può inoltre avvalersi dei consigli del Dr. Wright nelle situazioni più complesse. E il dottore in questione, inutile dirlo, altri non è se non una versione caricaturale del geniale Will Wright, ovvero il padre di SimCity. E non è tutto: ambiti premi vengono concessi in occasione del raggiungimento di traguardi più o meno importanti, mentre gli edifici speciali e gli scenari opzionali aggiungono varietà e spessore a una meccanica già di per sé difficilmente migliorabile sotto questi punti di vista, se non compromettendo l'accessibilità della simulazione.

SimCity può essere considerato, per certi versi, una sorta di apice del videogioco rilassato. Intrattiene senza mai frustrare, stimola le meningi, sfida il giocatore senza spargere una sola goccia di sangue, poggia su basi tanto solide quanto legate al mondo reale e, per via di queste sue caratteristiche, è anche in grado di conquistare chi non frequenta solitamente i videogiochi con disarmante facilità. E sul Super NES, come dovrebbe ormai essere chiaro, SimCity prende tutti i fattori appena elencati e li eleva all'ennesima potenza, conquistando di diritto un posto nell'Olimpo dei videogiochi.

[Nyabot]