Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Commodore Amiga
Sabre Team
Krisalis | Richard Teather | Phil Hackney
19 08 2012
Questo gioco, o sarebbe meglio parlare di vera simulazione tattica, ci mette al comando di una squadra di soldati della britannica SAS (ma potrebbero essere anche del reparto US Navy SEALs) incaricata di infiltrarsi in obiettivi rappresentati p.es. da ambasciate (ma anche navi), neutralizzare ogni opposizione, individuare i bersagli, colpire e sparire con la maggiore efficienza possibile. Il primo nome di gioco che ci viene in mente, in parallelo, è ovviamente quello del successivo e ben più celebre Tom Clancy's Rainbow Six, successo planetario su PC e PlayStation nella seconda metà degli anni novanta e trattante in pratica lo stesso identico argomento.
E in effetti i punti di contatto sono più di uno, tanto da far considerare i due titoli, peraltro graficamente (e non solo) molto diversi, come dei parenti stretti. Così anche qui, dopo aver pianificato la missione, valutandone i punti di maggior rischio, il vostro compito sarà quello di scegliere i componenti del commando, fino a quattro da un pacchetto disponibile di otto, ciascuno con le proprie debolezze e con i propri punti di forza. Tocca poi all'equipaggiamento: l'arsenale a disposizione è articolato e va dalle mitragliette ai bazooka alle granate, ma l'utilizzo della varie armi deve essere valutato pure in termini di pesantezza e di effettiva utilità ai fini della missione. Al contrario di quanto succede in Rainbow Six, gioco ovviamente più evoluto, qui ci si dovrà però accontentare di un 3D primitivo, con una semplice inquadratura di 3/4 dell'ambiente in cui agisce il nostro team. Forse anche per questo Sabre Team rimanda ad altri classici, in particolare i giochi di strategia impostati con la stessa visuale isometrica. Ancora più in particolare è il vecchio Laser Squad per Spectrum, nonostante la visuale dall'alto, ad apparire come il vero punto di riferimento del nostro Sabre Team (Krisalis, 1992) dato che il meccanismo di base di tutti e due è proprio quello di una simulazione strategica a turni con una pseudo-scacchiera spalmata su terreni di diversa natura.
In pratica ogni elemento del Sabre Team ha a disposizione solo un certo numero di movimenti e di 'action point' da utilizzare per ciascun turno, così al giocatore tocca posizionarli al meglio sul campo di gioco per poi decidere il da farsi quando si arriverà a destinazione: a quel punto, infatti, si potrà scegliere se sparare all'impazzata o ricorrere ai tiratori di precisione, oppure ancora se utilizzare le maschere antigas e le granate lacrimogene se si vuole un lavoretto un po' più pulito. Una volta presa la decisione, comunque, i nostri eroi fanno quello che gli è stato detto di fare e aspettano le contromosse del computer (il quale reagisce un po' troppo lentamente, ma sempre con una certa arguzia, lungo i cinque scenari disponibili; tra l'altro la CPU non disdegna neanche di barare leggermente, come quando fa improvvisamente intervenire i rinforzi a partita ampiamente compromessa). Il tutto ha davvero i caratteri dell'eccellenza, ma è inevitabilmente compromesso dalla macchinosità dei comandi e dalla severa gestione degli 'action point', il che non può non alzare il livello di difficoltà costringendo a continue pianificazioni tattiche. Ciononostante per chi è minimamente interessato all'argomento 'strategia nei videogiochi' questo è un classico imperdibile, lontano dagli action game ma non artritico, pieno di atmosfera e realizzato con grande cura da un team interno di Krisalis, sia dal punto di vista della grafica, in linea con i migliori standard Amiga, sia da quello dell'audio, sorprendente per la qualità degli effetti.
[NO1]