Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno
della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21
dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto
in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di
nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre
da cui era improvvisamente spuntato. Se lo
incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera
e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da
lanciare all'indirizzo dei curiosi...
Acorn BBC Micro
Copter Caper
A&F Software | David Tolchard | Jeffrey Siddle
15 09 2013
Il lavoro del pilota di elicotteri non è di certo dei più semplici, in particolar modo se ci si ritrova ad avere a che fare con complesse missioni di salvataggio in mare. Nel caso dell'eroe di Copter Caper, però, le cose si sono ulteriormente complicate all'improvviso, in maniera del tutto imprevedibile. La storia vede il pilota in questione impegnato a trarre in salvo l'equipaggio di una nave da pesca fatta a pezzi dal mare in tempesta; gli uomini da riportare a terra galleggiano precariamente e possono essere caricati sull'elicottero tramite una scaletta che viene calata quando si vola a bassa quota. È possibile trasportare soltanto un pescatore per volta, per cui bisogna depositare sulla terraferma l'eventuale uomo prelevato dal mare prima di poterne salvare un altro. E sin qui non c'è nulla di strano.
Il problema è da rintracciare in un aumento di una qualche sorta di turbolenza che, pur mantenendo intatto l'elicottero e lasciando al loro posto i pescatori in cerca di aiuto, ha trascinato l'uno e gli altri in un vortice temporale che ha aggiunto all'equazione... i nazisti! Proprio così: oltre a dover riconsegnare i naufraghi alle rispettive famiglie, bisogna anche guardarsi da dirigibili, sottomarini ed elicotteri contrassegnati dalla svastica. I primi sono in grado di lanciare razzi a ricerca, i secondi si muovono in modo imprevedibile e i terzi si spostano al di sotto dei marinai in balia delle onde, indirizzando infidi missili verso il cielo.
L'elicottero assegnato al giocatore, fortunatamente, non è affatto privo di difese (il che è in fin dei conti piuttosto strano, visto che si tratta di un velivolo di salvataggio). Può infatti sparare in orizzontale e - all'occorrenza - in diagonale, tramite quella che dovrebbe essere una mitragliatrice, e sganciare bombe di profondità. Ciò consente di tenere a bada i nazisti mentre si portano all'asciutto i superstiti del naufragio e fa virare un'esperienza potenzialmente soporifera verso i canoni degli arcade di stampo classico.
Il risultato, abbastanza sorprendentemente, è divertentissimo. La grafica è molto semplice, ma la sua pulizia si risolve in una chiara lettura dei livelli e il sistema di controllo, affidato a una manciata di tasti ridefinibili, è immediato e reattivo. Il ritmo, di conseguenza, è costantemente elevato e la combinazione di schivate, attacchi e recupero dei marinai offre grandi soddisfazioni, soprattutto quando si impara a sfruttare qualche inaspettata sottigliezza (voluta o non voluta, non si sa...) come la vulnerabilità degli elicotteri nemici ai colpi esplosi dai loro stessi commilitoni. Ogni due livelli, inoltre, Copter Caper offre una sfiziosa missione bonus in cui l'eroe dell'avventura deve atterrare su una piattaforma mobile, avvicinandosi il più possibile al centro della stessa e guardandosi dai nemici e dai deleteri effetti del vento. La cura nella realizzazione, in sintesi, non manca ed è ancor oggi apprezzabile e meritevole di lodi.
[Nyabot]