Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Nintendo Super NES
Addams Family Values
Ocean
11 04 2011
Possibilmente descrivibile come un The Chaos Engine che incontra Zelda che incontra un horror movie anomalo, Addams Family Values va per molti versi al di là della sua natura di semplice derivazione cinematografica. Basato in parte sul secondo episodio della serie Paramount/Orion, Addams Family Values ne recupera giusto qualche elemento della trama, con lo zio Fester protagonista assoluto mentre va alla ricerca del nipotino rapito dalla sua nuova fiamma, la perfida Debbie. Il punto è che la topografia stessa della villa in cui è ambientata l'avventura (circondata da chilometri di giardini, paludi, deserti, colline, fiumi e caverne) suggerisce già di per sé la direzione che la produzione Ocean finisce poi per prendere: e fortunatamente non è quella più tradizionale.
A parte l'avere tonnellate di indescrivibili avversari da friggere, mediante fulmini che scaturiscono dalle mani del nostro Fester o grazie a qualche altra arma trovata lungo il cammino, si tratta infatti di risolvere piccoli enigmi e soprattutto di esplorare e venire a capo delle singole zone presenti, il che dà al tutto una chiara impostazione da gioco di ruolo action. L'influenza di A Link to the Past è insomma palese, anche nel disegno degli ambienti, nella dinamica dei combattimenti e perfino in particolari marginali come la barra dell'energia residua. Se consideriamo poi la classica struttura a missioni, con incarichi che vengono via via comunicati, con boss ostili e oggetti da rintracciare, le somiglianze diventano ancora più evidenti. Ma, tanto per essere chiari: questo non è un male, anzi. Se il prezzo da pagare per evitare un altro platform bidimensionale è quello della scarsa originalità, magari mediante imitazione di qualcosa di alternativo, chi se ne straciccia. E se la qualità viaggia, come qui, a un livello più che accettabile, si va addirittura al di là delle speranze concesse dal team americano interno a Ocean (con in testa Don McDermott, Ian Turnbull e un John Hackleton poi impegnato nella lavorazione di Silver per PC).
Il gioco manca della spettacolarità grafica delle prime due produzioni dedicate alla famiglia Addams, ma resta comunque su uno standard visivo di buon livello grazie a un tratto nitido e a una inquadratura molto comoda, quella alta e inclinata che ricorda decine di altri titoli analoghi. Il tutto alla fine funziona senza troppi problemi, a parte l'innato handicap dei joypad digitali, con il puntamento possibile solo lungo gli otto assi canonici (e nemmeno tutti) e con qualche incertezza di troppo in caso di combattimenti più accesi del solito. I problemi arrivano semmai da una presentazione sotto tono (il libretto in particolare è praticamente inutile) e da qualche ingenuità di troppo, come quella di voler affidare la riproduzione delle mappe a un libro che può anche passare inosservato, con conseguenze fatali quando si tratta di esplorare i sette dungeon di base collegati ad altre aree. Il progredire dell'esplorazione può quindi rivelarsi parecchio ingarbugliato, sin dalle prime fasi, anche a causa della tirchieria con cui vengono concesse le password: ma, insomma, un gradiente di difficoltà elevato non è mai stato un male per questo tipo di gioco, come Zelda ha fatto capire a tutti. Sullo stesso piano anche la colonna sonora, con la ripresa del tema della serie TV e con una musica di base in linea col clima da cartoon gotico imperante. Tirando le somme: Addams Family Values non è certo un capolavoro (non ne ha gli attributi), ma è di sicuro degno di un eventuale ripescaggio, soprattutto se siete appassionati del genere RPG/action o fan delle avventure di Morticia, Gomez, cugino It, zio Fester ecc. ecc.
[NO1]