A.Rea. 21 : retrogaming e videogiochi dal 1996!
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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Nintendo Super NES
Brett Hull Hockey 95
Accolade | Radical
26 07 2010

No more vuvuzelas, niente più polpo Paul a fare pronostici, niente Lippi o Cannavaro, niente Sud Africa. A mezza estate ci rimane solo Balotelli che va al Manchester City (per 30 milioni e non glielo vogliono dare?!), il Tri Nations di rugby e il Tour de France. Tenendo conto che a Roma fanno fissi 40 gradi all'ombra, è il momento di dedicarsi all'hockey su ghiaccio. Poco conta che sia videoludico, che (a parte a quelli di Merano) in Italia dell'hockey freghi quasi niente a nessuno e che nessuno sappia o abbia saputo, da queste parti, chi diavolo è Brett Hull.

Il quale è (o meglio è stato), invece, una stella di prima grandezza dei ghiacci nordamericani (Detroit Red Wings, Calgary Flames ecc.) e ovviamente non ha mancato di dare il suo nome a un conseguente giochillo sportivo. In particolare questo del 1995, sicuramente migliore rispetto a quello comparso sul Super Nintendo l'anno prima con analogo titolo: i non pochi difetti dell'esordio, infatti, sono stati qui ampiamente riveduti e corretti dai coder Pam Levins, Brian Carpenter, Kevin Wilkinson (Radical Entertainment, in seguito produttrice di NHL Powerplay per PlayStation e Saturn). Il gioco è graficamente più apprezzabile, tanto per cominciare, con un buon dettaglio dei giocatori, animazioni più fluide e, finalmente, pubblico e tribune presenti a bordo campo, al posto del vuoto che regnava nel prequel. L'insopportabile approssimazione con cui venivano attivati i difensori è stata poi eliminata, come è stata pure annullata la scomoda attivazione dei portieri.

La parte parlata, già in partenza eccezionale e forte di un Al Michaels all'apice della carriera, è stata ulteriormente arricchita, arrivando così a livelli di telecronaca incredibili per una povera cartuccia a 16 bit, mentre velocità e frame rate sembrano ora più plausibili. Per finire, come nel predecessore, l'inquadratura dall'alto e lungo l'asse longitudinale ripesca con buoni risultati quella di EA Hockey, anche se con un filo di Mode 7 e con un angolo di ripresa più basso. Un ottimo gioco, in somma, ben confezionato e presentato (la licenza della NHLPA garantisce presenza e statistiche di tutti i giocatori NHL degli anni novanta), ma meno giocabile e brillante del già citato EA Hockey (uno dei titoli di maggior successo della storia, cosa che purtroppo non si può dire di questo Brett Hull Hockey 95, un po' ingiustamente rimasto ai margini).

[NO1]


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