Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Commodore Amiga
Overkill
Mindscape | Vision | Digisoft Australia | TWB
14 09 2011
È stata Coco Chanel che ha detto "Lo stile non va mai fuori moda"?. Bene, chiunque sia stato il tizio che ha proferito tale perla, aveva ragione e, per quanto ci riguarda, uno dei videogiochi più stylish mai prodotti è senza dubbio il vecchio Defender, del quale questo Overkill (Amiga, 1993) è un clone ancor più stylish. Tirare somme di conseguenza.
A dire la verità Overkill assomiglia ancora di più a uno dei primi sequel di Defender: un ulteriore shooter Midway/Williams del quale mi sfugge il nome, ma di cui conservo un vago ricordo in sala giochi. Ma insomma, l'impianto era quasi identico in tutti i casi e il prodotto finale è comunque lo stesso: sparare senza tregua agli alieni fino ad eliminazione totale. Qui, in questo pseudo remake Mindscape di una decina di anni appresso, dopo essere stati rilasciati dalla vostra astronave madre vi toccherà di pattugliare le superfici scrollanti di 17 differenti pianeti, tutte popolate da folle di intercettori alieni con fitta contraerea a corredo. Gli invasori stavolta sono alla ricerca di cristalli di trilitio (ma tu guarda che bisogna inventarsi...) che saranno poi da loro debitamente consumati e utilizzati per ottenere mutazioni ancora più pericolose. Per fortuna la nave madre di cui sopra ha inviato in loco anche delle truppe di terra, le quali a loro volta cercheranno di distruggere i cristalli prima che i mostri spaziali possano ficcarci dentro le zanne.
Bisognerà quindi buttare un occhio anche su questi commando, perché alla fine saremo noi a raccoglierli e riportarli a casa: fattore di gioco che influenza in qualche maniera, ma alla fine non più di tanto, il gameplay generale. E così, a parte questa piccola variante, ci toccherà fondamentalmente di ripercorrere gli schemi di Defender e di centinaia di altri shooter della vecchia scuola, con il solito ritmo di sparo frenetico e con il tradizionale catalogo di esplosioni spettacolari, power-up, bonus e armi sempre più potenti (e con limiti fissati ogni 25.000 punti per conseguire altri premi sotto forma di vite e di scudi in più, tanto per spronare a maggiori rischi il giocatore di turno). Il tutto gira su una base grafica di prima scelta, per i tempi e la piattaforma, tanto da rendere possibile la sola versione per Amiga AGA (ovvero A1200 e A4000), con i più piccoli A500 & soci ad attendere una conversione che non arriverà mai.
Si deve però mettere in conto che, per quanto ricco di stile, Overkill è un'operazione di recupero di tempi remoti che ha a sua volta sul groppone un'altra ventina di anni passati non inutilmente. Di conseguenza non bisogna attendersi fondali e sprite in grado di lasciare a bocca aperta i pivellini odierni, abituati a ben altro, quanto piuttosto un quadro grafico tipico del tempo, tra l'altro con un'ottima parallasse di scorrimento dei piani e con un gran numero di oggetti presenti su schermo, a confermare la potenza di gestione degli Amiga AGA e la capacità di programmazione di Mark Sibly. Se siete un 'nostalgia freak' o un amante dei massacri ad alta intensità e corrispondente alta difficoltà, quindi, non dovreste avere dubbi o rimpianti a scegliere il buon Overkill tra una marea di titoli analoghi.
[NO1]