Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Sega Mega Drive
Hook
Sony
09 08 2010
È passato così tanto tempo da quando Peter Banning viveva sull'Isola di Neverland che ormai non riesce più a ricordare la sua vecchia esistenza, quella da Peter Pan insomma. Ma tutto gli ritorna in mente quando Capitan Uncino torna alla carica, gli rapisce i figli e li porta per vendetta sulla leggendaria isola. Peter deve quindi mettersi alla ricerca, come da film (Hook, Natale 1991) di Spielberg, riaffrontando tutti i pericoli e i personaggi di una volta, solo con la pancia e il fisico non meraviglioso di un Robin Williams di mezza età. Problema è che già il film era stato un mezzo flop (l'inizio della decadenza di Spielberg, se vogliamo essere precisi) e che questo platform classico, lanciato sulla sua scia per Super Nintendo, Mega CD, Game Boy e Mega Drive, ne aveva seguito il destino di semi anonimato.
Non è difficile capire il perché. Dotato di una grafica ammirevole, anche se vagamente minuscola, Hook affidava le sue chance di sopravvivenza in mezzo a un mare di analoghi platform ad alcune divagazioni, come ad esempio la necessità di rintracciare la folletta Trilly (Campanellino, nel film Julia Roberts, giusto?) lungo i dieci livelli che compongono l'avventura, pena il decadimento della sua capacità di spiccare il volo. A dire la verità il nostro novello Peter non si limita a sgambettare, saltare e svolazzare a destra e a manca, ma può anche affrontare i nemici con la sua vecchia spada magica, riconquistata dopo il canonico duello iniziale: interessante, come caratteristica di gioco, ma di sicuro neanche questo basta a fornire al nostro Hook un minimo di identità, nonostante la ricchezza delle ambientazioni, tra caverne, lagune, regioni polari, città e foreste. Se a questo aggiungiamo una certa legnosità dei controlli, soprattutto nelle fasi di volo, non è difficile intuire il perché dell'indifferenza di pubblico e stampa a cui la nostra trasposizione per Mega Drive, per quanto bellina da vedere, è stata alla fine condannata.
[NO1]