Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno
della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21
dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto
in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di
nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre
da cui era improvvisamente spuntato. Se lo
incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera
e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da
lanciare all'indirizzo dei curiosi...
Sharp X68000
Super Street Fighter II - The New Challengers
Capcom
08 09 2007
All'epoca di Street Fighter II le cose erano andate tutto sommato bene per i giocatori desiderosi di provare nella comodità del salotto l'esperienza del magnifico coin-op Capcom. Laddove, infatti, le conversioni per gli home computer più diffusi in Europa si erano rivelate un autentico disastro, quelle per Megadrive e Super NES avevano decisamente colpito nel segno, offrendo due ottime possibilità di scelta agli 'utenti domestici'. Con Super Street Fighter II, però, le cose si erano fatte un pelo più complicate e, se è vero che le diverse conversioni del gioco realizzate su Amiga avevano finito per far schifo (!) come sempre, è altrettanto vero che i porting su Megadrive e Super NES erano stati nuovamente molto interessanti, ma non all'altezza del coin-op d'origine.
Un intento, quello di replicare la macchina da bar, effettivamente assai difficile da onorare nel caso di Super Street Fighter II: gli sprite erano infatti enormi, le animazioni complesse e il gameplay ancor più raffinato di quello dello Street Fighter II di base, il che finì probabilmente per portare il gioco appena oltre i limiti fisici di Megadrive e Super NES. Limiti fisici che, nel caso dell'X68000 di Sharp, erano però notevolmente più elevati, tanto che Capcom non ebbe particolari problemi a portare il suo coin-op sul computer nipponico. E con risultati, inutile dirlo, davvero eccellenti.
Fu così che agli sprite dettagliati, ma smagriti e cromaticamente un po' poveri delle conversioni per le console Sega e Nintendo l'X68000 contrappose con successo personaggi grandi e coloratissimi, che sprizzavano possanza da ogni poro digitale e facevano pienamente giustizia a quelli della macchina da bar. Anche le animazioni, il feeling dei controlli e il gameplay furono replicati con grande fedeltà, mentre il sonoro risultava come sempre un po' particolare (ma niente affatto sgradevole), viste le peculiarità della sezione audio del computer Sharp. Il gioco poteva inoltre essere affrontato con un joypad a sei pulsanti, in luogo dei due normalmente utilizzati sull'X68000, il che lo rendeva una trasposizione praticamente perfetta (fatta eccezione per qualche rallentamento di troppo) del divertentissimo coin-op targato Capcom.
[Nyabot]