Sega Mega Drive
Sonic the Hedgehog 2
Sega
20 02 2010
Freddy Mercury stava morendo e loro iniziavano a lavorare a una campagna di lancio epocale. Talmente d'epoca, che era proprio un altro mondo: quella di allora era una Sega migliore. La 'esse' maiuscola serviva a uccidere sul nascere qualsiasi mediocre battutina e a rimarcare la qualità che contraddistingueva il marchio nei primi anni Novanta. Dopodiché, nel novembre del 1992, a un anno dalla scomparsa terrena del baffone di Zanzibar, gli uomini del Sonic Team e i responsabili del marketing dell'etichetta blu danno alle stampe (prima) e in distribuzione pan-mondiale (poi) Sonic the Hedgehog 2. Se mai Sega aveva avuto tra le mani un nome importante e un progetto da non sbagliare, era stato proprio Sonic 2. Prima del porcospino, niente, nessuno e nulla aveva rappresentato tanto nelle librerie intellettuali del gruppo giapponese. Sega non sbagliò.
Con zillioni di dollari, yen (e altre sessanta valute) spesi, tutto il mondo che videogiocava sapeva cosa sarebbe successo di lì a breve. E tutto il mondo che videogiocava avrebbe anche avuto la possibilità di pucciarsi nuovamente nel mondo di Naka senza attesa alcuna: Sonic the Hedgehog 2 arriva nei negozi dei tre mercati (Asia, Nord America, Europa) pressoché in contemporanea. Miraggi per l'epoca, miracoli se si pensa ai dubbi e ai continui tentennamenti della Sega distrutta da se stessa negli anni.
Sonic 2, il gioco vero è proprio, è però un po' tutto e il contrario di tutto: ha ancora dentro il bello del primo, ma sono già evidenti i germi della maledizione che accompagneranno la saga nei quindici e passa anni che sarebbero seguiti. Se il bilancio finale è comunque più che positivo, ha comunque senso parlarne e ha comunque senso riprovarlo: probabilmente avete un'idea del gioco differente da quella 'reale' (virgolette). Eccerto che come discorso vale all'incirca per qualsiasi videogioco, ma forse con Sonic 2 vale un po' di più. Io, per fare un esempio, me lo ricordavo peggio. Poi, però, ho anche capito perché.
Perché c'è tanta di quella roba in Sonic the Hedgehog 2, che per la legge dei grandi numeri qualcosa finisce per andare storto. Ci sono dodici zone ('mondi', per così dire) contro le sei del primo capitolo. E va bene che ognuna ha solo due atti ('livelli'), piuttosto che tre... e va bene che poi ci sono le eccezioni (Metropolis Zone, Sky Chase...), ma comunque da qualche parte la grande entropia doveva venire a chiedere dazio. Per una Emerald Hill d'apertura che stilisticamente non tiene botta con la Green Hill, ma che si lascia giocare alla grandissima, c'è una Aquatic Ruin che proprio ha poco senso. Noiosetta e banale nel level design. Per una stratosferica (ma davvero) Hill Top, forse quanto di più vicino a Sonic 1 dopo Sonic 1, c'è una Casinò Night che avrebbe aperto le danze invitando una colonia infame di livelli clonati nel futuro. Tutti ugualmente barbosi e bruttini da vedere. Per una Oil Ocean gustosa, c'è una Sky Chase da denuncia (sia nell'idea che nella realizzazione). Per una Metropolis Zone bella bella bella, c'è una Mystic Cave solo bellina bellina bellina.
Tutto quanto, poi, gravita attorno a delle certezze e degli azzardi in buona parte... azzardati, per l'appunto. Di nuove introduzioni significative nelle meccaniche di gioco o nel design dei livelli e delle piattaforme, non ne esistono. Zero. Quello che c'è a giustificare il numero nel titolo è il secondo personaggio, quell'insopportabile Miles 'Tails' Prowler che non siamo ancora riusciti a levarci di torno all'alba del 2010. Non è utile quando segue Sonic, non è divertente se lo controlla un altro giocatore e spacca ampiamente gli zebedei nei (confusionari) livelli bonus. La modalità per gareggiare in due, poi, è meglio perderla che trovarla.
Basta tutto questo a dire che Sonic the Hedgehog 2 non sia un ottimo gioco? No. Perché per la grande maggioranza del tempo si continua a fare quel che si faceva di bello nel precedente capitolo. E tanto bastava.
[Zave]