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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Sega Mega Drive
Alien 3
Arena | Acclaim | Probe
14 07 2009

Ellen Ripley, una Sigourney Weaver rapata a zero per l'occasione, fra le varie sfighe che la perseguitano si ritrova stavolta segregata su un pianeta-prigione insieme a un battaglione di altri ospiti, selezionati in maniera analoga, e a un bel numero di alieni carnivori poco simpatici, come da film. Sfortunatamente per gli abitanti del penitenziario gran parte di loro è stata per di più rapita, nascosta e fecondata con embrioni che stanno per generare baby alieni, mediante parto cesareo anomalo. La loro unica speranza è appunto la Ripley che, armata di mitra, lanciafiamme e lanciagranate, si sta aprendo la via attraverso un labirinto orizzontale e verticale di condotti di areazione, scale e passerelle (leggi piattaforme, insomma, con tutti gli svantaggi che un joypad digitale poteva comportare quando si trattava di sparare in diagonale o fuori asse) alla ricerca dei tanti morituri, appesi come salami.

Questo classico platform/shooter bidimensionale non segue proprio per niente la trama dell'omonimo film (e se è per questo nemmeno quella della controparte per Super Nintendo, datata sempre 1993), il che tutto sommato non è poi un gran male dato che il terzo episodio rappresentava quello più scarso della serie inventata da Ridley Scott. La caccia agli alieni qui è sicuramente più frenetica e sposta l'atmosfera su un piano più adrenalinico che cinematografico, anche perché per rendere ancora più eccitante il tutto i programmatori statunitensi hanno pensato bene di inserire in Alien 3 un tempo limite piuttosto pressante (e così la suspense lascia il posto all'urgenza, semplicemente perché la ratio di avversari letali è elevatissima). Solito grande lavoro da parte di Probe, comunque, dato che riuscì a spremere fino in fondo un Mega Drive che solo allora cominciava a meravigliare il mondo (era appena uscito Sonic) con una grafica vivace, personaggi ben realizzati, una buona colonna sonora, effetti sonori brillanti e con un gameplay solido, tutto azione e splatter per conquistare i teenager a stelle e strisce. Quel minimo di uso del cervello, inevitabile data l'impostazione a dungeon degli scenari, non poteva che migliorare la situazione, facendo così di Alien 3 uno dei migliori esempi di software Mega Drive di prima generazione. Solo che, a vedere quello che la stessa ottima Probe riuscì a fare poco dopo con l'Alien 3 del Super Nintendo (impostato in una maniera del tutto differente e dotato di una grafica di altro livello) veniva davvero la voglia di buttare a mare la console Sega e passare alla concorrenza.

[NO1]


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