Dopo aver fondato A.Rea. 21 insieme a NO1 e
LH3CT, Shrapnel ha svolto il lavoro di mantenimento
del sito fino alla chiusura dello stesso e ne ha poi
curato la riapertura. Ha scritto su Super Console, Mega
Console, Videogiochi e PSM, ha gestito per due anni e
mezzo un negozio di videogiochi e ha lavorato come
game designer e sceneggiatore su uno sparatutto per PC
intitolato Steel Saviour. Ha inoltre scritto per un paio
di riviste cartacee dedicate agli utenti iOS e macOS.
Nintendo NES
Deja Vu: A Nightmare Comes True
Kemco | ICOM Simulations
18 09 2005
Simbolo delle sfavillanti interfacce utente di Macintosh e Amiga, fatte di finestre sovrapponibili e di un puntatore che tramite il mouse dava l'impressione di trovarsi fisicamente con la propria mano all'interno del gioco, Deja Vu non poteva essere convertito efficacemente su NES, proprio no. O almeno così si pensava all'epoca. E invece Kemco - dispettosa che non era altro - fece fare una gran brutta figura agli scettici esperti del settore, riuscendo nell'impresa miracolosa e dando ai possessori della console a 8 bit di casa Nintendo la possibilità di assaporare una delle più belle detective story mai sviluppate sotto forma di videogioco.
Chiaramente la grafica e la musica di Deja Vu per NES non erano neanche lontanamente paragonabili a quelle della versione Amiga (sul Mac il gioco era monocromatico), ma l'interfaccia funzionava abbastanza bene e, pur risultando un filo macchinosa a causa dell'assenza del mouse per il quale era stata creata, consentiva di muoversi con una certa libertà all'interno del mondo di gioco. Mondo di gioco che - complice una storia a dir poco eccellente - non poteva non conquistare qualunque giocatore, facendo leva sulla perdita di memoria del protagonista, su un'atmosfera cupa e opprimente, su un set di dialoghi ben studiati e su qualche spruzzatina di humour nero preso di peso dai vecchi film dedicati a investigatori privati del calibro di Philip Marlowe e Sam Spade. C'è da dire che, come la maggior parte delle avventure grafiche degli anni 80, Deja Vu era estremamente perfido e non perdonava al giocatore il benché minimo errore, ma questa, ahinoi, era la filosofia dell'epoca, alla quale vale comunque la pena adeguarsi per poter apprezzare quella che, ancora adesso, è davvero una perla nel panorama ormai quasi disabitato delle avventure punta e clicca.
[Shrapnel]