Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Sega Mega Drive
Sub-Terrania
Sega | Scavenger | Zyrinx
30 11 2008
Questo raffinato blaster per Megadrive deve molte delle sue cartucce a classici come Gravitar, Lunar Lander o Thrust. In Sub-Terrania vi ritroverete a pilotare una navetta volante (un modulo da combattimento sperimentale, ad essere precisi) attraverso una fitta rete di caverne sotterranee, alla ricerca di minatori da salvare, di alieni anche troppo coriacei e alla faccia di una contraerea da record. Un contenuto di base sganciato dai soliti standard, tutto sommato, e in linea con le atmosfere cupe care alla danese Zyrinx (Red Zone per Megadrive e, sotto l'egida Scavenger, i titoli a 32 bit Amok e Scorcher, oltre ad una famosa demo di promozione per il 32X Sega).
La dote basilare da perseguire in questo caso, comunque, è quella di una mano assolutamente ferma, dato che i controlli si dimostrano pronti ma anche iper reattivi, le miniere sono infide, la propulsione avviene solo a comando, gli urti risultano spesso fatali e la forza di gravità si rivela nel pieno della sua attività. Così, se non ci si adatta a ruotare spesso la navetta, se non si continua a dare mano al gas e se si tralascia di buttare un occhio ai tanti ostacoli presenti, ci si ritrova presto con una vita in meno. Senza parlare degli approvvigionamenti di carburante, che tormentano la già complicata vita dei piloti. Roba da nervi saldi, non c'è dubbio, e i principianti possono pure passare ad altro. Tanto più che le cose diventano ancora più ostiche quando si tratta di raccogliere persone in fuga, oggetti o sub-moduli, indispensabili ma di solito finiti in anfratti ancora peggiori.
Il punto però è che questi recuperi rappresentano un tormentone all'interno delle dieci missioni presenti (e di conseguenza imparare ad atterrare non rappresenta certo un fattore da trascurare, tra l'altro). Per esempio nei primi livelli bisogna rintracciare degli schermi per deviare un raggio laser e indirizzarlo a proprio vantaggio, mentre in quelli più avanzati occorrerà conquistare specifiche armi per distruggere determinati bersagli, adattando la navetta anche a fasi di attacco sottomarino. In somma, Sub-Terrania non manca certo di sfide e di connotati di originalità, per fortuna anche grafici. Il titolo non sta a lì a caso e descrive bene una ambientazione speleologica quasi mai affrontata da altri shooter. Le caverne, sviluppate verticalmente, spostano poi il gameplay verso un andamento piuttosto libero, più vicino a quello di un Desert Strike qualsiasi che a quello degli sparatutto più tradizionali (le stesse mappe dei briefing non funzionano molto diversamente da quelle della serie Strike). Ma l'impostazione audio/video, a parte l'originalità, viaggia anche su livelli qualitativi elevati, con un taglio grafico virato verso lo scuro tipico di Zyrinx, una introduzione tra le migliori e una colonna sonora con temi che rimandano all'epoca d'oro di Commodore (autore: Jesper Kyd). Così si può dire che di colpi in canna Sub-Terrania se ne ritrova in fondo parecchi. Solo che (e bisogna metterlo in conto) viaggia su un piano di difficoltà quasi ai limiti del tollerabile. Se ve la sentite e avete un passaggio astrale favorevole nel vostro oroscopo, allora va bene. Altrimenti preparatevi ad affrontare numerosi attacchi isterici: è il prezzo da pagare se si vogliono sfidare classici di questa portata.
[NO1]