Dopo aver fondato A.Rea. 21 insieme a NO1 e
LH3CT, Shrapnel ha svolto il lavoro di mantenimento
del sito fino alla chiusura dello stesso e ne ha poi
curato la riapertura. Ha scritto su Super Console, Mega
Console, Videogiochi e PSM, ha gestito per due anni e
mezzo un negozio di videogiochi e ha lavorato come
game designer e sceneggiatore su uno sparatutto per PC
intitolato Steel Saviour. Ha inoltre scritto per un paio
di riviste cartacee dedicate agli utenti iOS e macOS.
Atari 800
Pitstop II
Epyx | Synergistic
23 12 2006
Trepidazione, confusione, delusione, accettazione: è lungo questa sequenza di emozioni che si snoda l'approccio a Pitstop II in versione Atari 800, perlomeno per chi (come il sottoscritto) proviene dai fasti dello stesso gioco nel formato Commodore 64. Trepidazione, quindi, perché, memori della grandezza del titolo Epyx sul 64, non si può fare a meno di accogliere con entusiasmo l'opportunità di rigiocarlo, anche se su una macchina diversa. Si avvia il caricamento del disco quasi con ansia, con le mani già sul joystick, e... beh, ecco che subentra la confusione. Perché gli sviluppatori non sono gli stessi della versione Commodore 64, e perché la schermata iniziale lascia a dir poco basiti per la sua semplicità - anzi no, parliamoci chiaro: per la sua bruttezza.
L'abito non fa comunque il monaco, per cui si selezionano le opzioni del caso e si comincia a giocare. Ed arriva la delusione. Già, una delusione bella grossa, perché una volta portato sull'Atari 800 il qui presente Pitstop II è soltanto una pallida ombra di ciò che era sul Commodore 64. La grafica è infatti estremamente povera per definizione e assortimento cromatico, mentre la generalizzata lentezza fa sì che il gioco fatichi terribilmente nel riproporre le emozioni delle vere corse automobilistiche. Eppure è possibile divertirsi con Pitstop II anche sull'Atari 800 (l'accettazione, ricordate?), visto e considerato che, sebbene in forma più o meno mutilata, il cuore del gioco resta assai valido. Il tempo speso ai box non ha più il fascino che aveva nel primo episodio della serie, ma lo split screen, la modalità per due giocatori, la maggior enfasi posta sulla guida vera e propria e la discreta efficienza del sistema di controllo sono più che sufficienti per salvare un titolo che, ad ogni modo, andrebbe giocato sul Commodore 64 per essere apprezzato appieno...
[Shrapnel]