Dopo aver fondato A.Rea. 21 insieme a NO1 e
LH3CT, Shrapnel ha svolto il lavoro di mantenimento
del sito fino alla chiusura dello stesso e ne ha poi
curato la riapertura. Ha scritto su Super Console, Mega
Console, Videogiochi e PSM, ha gestito per due anni e
mezzo un negozio di videogiochi e ha lavorato come
game designer e sceneggiatore su uno sparatutto per PC
intitolato Steel Saviour. Ha inoltre scritto per un paio
di riviste cartacee dedicate agli utenti iOS e macOS.
ASCII MSX
The Goonies
Konami
09 12 2005
Correva l'anno 1986, e mentre i Goonies allietavano già da tempo i possessori di home computer occidentali con originalissimi puzzle basati sull'interazione tra più personaggi, Konami portava gli stessi eroi del grande schermo sull'MSX, limitandosi però a farli zampettare tra una piattaforma e l'altra nel più classico schema dei platform game. Datasoft e Konami, insomma, avevano prodotto due titoli completamente diversi partendo dalla stessa licenza, probabilmente sfruttata meglio da Scott Spanburg e soci, ma comunque resa in maniera soddisfacente anche dalla softco nipponica.
Anzi, in maniera decisamente soddisfacente. Perché se è vero che i Goonies di Datasoft avevano dalla loro l'originalità portata in dote da un modo totalmente nuovo di concepire i giochi di piattaforme, è altrettanto vero che l'interpretazione del popolarissimo film data da Konami poteva vantare un'ottima giocabilità - come da tradizione per la compagnia giapponese, del resto. E così quello che poteva apparire come un normalissimo, quasi banale platform game svelava le sue doti migliori schermata dopo schermata, accarezzando inizialmente l'utente con un sistema di controllo privo di sbavature e coccolandolo poi con un elementare (ma al tempo stesso pratico) sistema dedicato all'accumulazione di punti esperienza, con un numero sempre crescente di avversari via via più fastidiosi, con una struttura equilibratissima (basata principalmente sulla ricerca di chiavi e di porte da aprire con tali chiavi) e, dulcis in fundo, con un level design davvero eccellente. La semplicità al potere, in poche parole, condita con una veste grafica cromaticamente gradevole e con un tema musicale vagamente ipnotico.
Resta soltanto un dubbio, a questo punto, ovvero: qual è la migliore interpretazione videoludica dei Goonies? Quella fornita da Datasoft, oppure quella data da Konami? Mah... Non che la soluzione a questo quesito sia importante, ad ogni modo - entrambi i giochi, infatti, meritano pienamente di essere giocati a fondo, il che elimina il problema alla radice...
[Shrapnel]