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Nyabot Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21 dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre da cui era improvvisamente spuntato. Se lo incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da lanciare all'indirizzo dei curiosi...

Nintendo Super NES
Final Fight 2
Capcom
18 12 2006

Raramente il seguito di un titolo di successo riesce effettivamente ad aggiungere qualcosa al predecessore, e sotto questo punto di vista nemmeno Final Fight 2 faceva eccezione. Il gioco Capcom era infatti estremamente simile al capostipite della serie, già edito in due diverse versioni sul Super Nintendo per via delle carenze manifestate dal primo episodio (la più grave delle quali era l'assenza ingiustificata di uno dei tre personaggi). Final Fight 2 era quindi un picchiaduro a scorrimento prevalentemente orizzontale, che pur non presentando elementi straordinariamente innovativi riusciva nell'intento di riproporre alla perfezione la semplicità e la giocabilità del predecessore, risultando di conseguenza un titolo valido nonostante la limitata originalità.

I personaggi di Final Fight 2, come da tradizione, erano ovviamente tre, anche se l'unico superstite del primo Final Fight era il nerboruto Haggar; Cody e Guy erano infatti stati sostituiti da Carlos (uno spadaccino capellone) e Maki (un'agile e prosperosa guerriera ninja), probabilmente per differenziare ulteriormente i due giochi. Il gameplay era comunque lo stesso, con la possibilità di saltare, colpire gli avversari (molti dei quali provenienti dal primo episodio, come ad esempio il popolare Andore) ed eseguire una mossa speciale propria di ognuno dei personaggi. Semplicità e giocabilità, come si diceva prima, e nessun orpello superfluo (anche se l'originalità non è certo da considerare un fronzolo, ma questo è un altro discorso).

Final Fight 2 traeva indubbiamente giovamento da una certa varietà grafica e dalla buona realizzazione dei fondali e del resto della sezione tecnica, il cui unico punto debole era il sonoro non proprio spettacolare. Il gioco era inoltre estremamente accessibile anche per i neofiti del genere, che grazie al titolo Capcom poterono facilmente avvicinarsi ad un filone estremamente in voga sul Super Nintendo. In altre parole, nonostante uno sforzo davvero minimo nel settore dell'innovazione, Capcom aveva per l'ennesima volta confezionato un prodotto non privo di meriti e attrattive, che riuscì infatti a conquistare non solo l'utenza alla quale era destinato, ma anche una fetta di quella abitualmente lontana dai picchiaduro a scorrimento. Recuperando e provando Final Fight 2 avrete quindi un buon esempio di gameplay all'antica, che potrebbe però deludervi se siete abituati a prodotti più profondi e impegnativi.

[Nyabot]


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