Sega Dreamcast
Virtua Fighter 3tb
Sega | AM2 | Yu Suzuki | Tetsuya Kaku | Kazuhiro Izaki | Daichi Katagiri | Kota Matsumoto | Manabu Tsukamoto | Genki
12 04 2025
Su Virtua Fighter 3tb per Dreamcast è stato detto tutto e il contrario di tutto. E no, non è proprio identico al coin-op, mentre sì, è comunque un prodotto eccellente. La decisione presa da Sega di affidare porzioni della conversione a un partner esterno (Genki) ha avuto un sapore quasi pirandelliano e non ha mancato di provocare conseguenze negative, come da facile pronostico. La programmazione infatti accusa una serie di piccole falle, sicuramente imputabili ai tempi stretti imposti dalla casa madre, ma anche a una perizia tecnica e a un'esperienza specifica ovviamente inferiori rispetto al team AM2 di Yu Suzuki.
Così, inevitabilmente, in questa versione si è perso un po' del piacere artigianale con cui AM2 cura i particolari nelle sue produzioni: tra fiocchi di neve che non vengono giù, vestiti rigidi come se fossero davvero troppo inamidati, specchi d'acqua immobili senza che si sollevi un singolo spruzzo, un numero di poligoni inferiore sia per i personaggi che per i fondali, la realizzazione tecnica finisce per alimentare qualche rimpianto, pur non potendosi definire deludente. Infatti l'alta risoluzione, il 'frame rate' a 60fps, la fluidità e la quantità delle animazioni, l'illuminazione e la qualità estetica di base fanno sì che lo spettacolo sia comunque di alto livello. Resta intatta (e questo è quel che conta) la struttura del 'gameplay', che all'epoca ha fatto di Virtua Fighter 3tb un coin-op di enorme successo, almeno in Giappone.
Le innovazioni concrete rispetto a Virtua Fighter 2 (e il discorso vale tanto per il coin-op quanto per la conversione su Dreamcast) riguardano essenzialmente la presenza di aree di combattimento di differente altezza, come scale e zone di terra o sabbia all'interno di ogni singolo pseudo-ring, e la possibilità di schivare e contrattaccare spostandosi in profondità (sfruttando effettivamente la tridimensionalità degli scenari). Se la maggiore articolazione dei terreni su cui muoversi rappresenta un semplice tocco di classe, che rende comunque più profondo l'aspetto strategico degli incontri, l'introduzione di una vera tridimensionalità come elemento portante della struttura modifica invece sensibilmente l'approccio a Virtua Fighter 3tb. Gli spostamenti improvvisi possono ovviamente servire in difesa, ma il loro utilizzo in attacco ha un maggiore impatto sul carattere del gioco: se da un lato i giocatori sono così forzati a riflettere più di quanto possa accadere in un combattimento lineare, dall'altro è infatti ancor più evidente come il 'gameplay' claustrofobico, spietato e molto tecnico di Virtua Fighter 2 venga qui parzialmente perso, a favore di un modello di gioco probabilmente più divertente ma anche eccessivamente accessibile.
Questo e un'intelligenza artificiale meno sviluppata del solito hanno fatto scattare molti campanelli d'allarme negli appassionati più accaniti e spiega perché, in Occidente, il coin-op originale abbia poi finito per perdere molti punti a favore del rivale Tekken 3. Tornando allo specifico, personalmente non ho avuto problema alcuno nell'effettuare attacchi speciali, nonostante lo scomodo (perlomeno in questa occasione) controller del Dreamcast; talmente pochi problemi da farmi pensare a un ulteriore abbassamento della difficoltà rispetto alla versione da sala giochi. Per il resto si può notare una sorprendente carenza di opzioni, una buona qualità delle musiche e del sonoro, un doppiaggio talvolta fuori sincrono e un Team Battle Mode tutto sommato molto convenzionale.
Le collisioni al momento di portare i colpi sono fortunatamente perfette e i personaggi rispondono con precisione ai comandi, anche se i salti risultano un po' difficoltosi (il che forse favorisce i lottatori con prese potenti in repertorio, come Wolf). Gran parte delle mosse presenti è stata ripresa pari pari dai precedenti episodi della serie e questo farà sentire immediatamente a proprio agio i nostalgici; per chi è alla ricerca di nuove sfide, l'introduzione di altri due sfidanti aggiunge una sufficiente dose di varietà a un cast che cominciava ad apparire striminzito. Se andiamo a tirare i conti, quindi, Virtua Fighter 3tb appare comunque un beat'em up d'eccezione, potenzialmente al di là di ogni concorrenza contemporanea sotto diversi punti di vista.
[Wutky]