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Wutky Oltre a essere un genio dell'enigmistica e del pennello, Wutky non disdegna affatto i videogiochi. Predilige le esperienze tranquille, rilassate e riflessive, ma di tanto in tanto si concede qualche scappatella con titoli moderatamente frenetici e meno cervellotici.

Sega Dreamcast
Mr. Driller
Namco | Virgin | Yasuhito Nagaoka | Tomohiro Kaneko | Dai Matsumoto | Ayako Murakami | Hajime Nakatani | Masuya Oishi | Hideo Yoshizawa
18 03 2025

Questa piccola recensione è dedicata a chi sa bene che per realizzare un videogioco di una qualche utilità non è affatto necessario ricorrere a spari, botti, colpi di karate o corse più o meno improbabili. Mr. Driller, tanto per fare un esempio specifico, è basato unicamente sulla demolizione di blocchetti colorati (apparentemente di roccia, marzapane e altro) a opera di un piccolo trapanatore professionista, il quale - con tanto di casco rosso e potentissimo martello pneumatico portatile - si dedica allo sgombero e pulizia di un non meglio precisato sottosuolo urbano. Nonostante cotante premesse, però, il tutto risulta furiosamente coinvolgente. Mr. Driller, infatti, appartiene a quella categoria di giochi a cui basta una sola chance per trasformarsi in una dipendenza di stampo narcotico, in un qualcosa a cui è molto difficile rinunciare.

Graficamente Mr. Driller non è in grado di offrire molto di più di qualche simpatico blocchetto colorato, dei panorami in stile cartoon e il saltellante e attivissimo protagonista: in pratica molto poco. Il gameplay, invece, ha molto da offrire, non tanto in tema di varietà di gioco quanto in materia di giocabilità pura e semplice. Contrariamente a quanto accadeva in Tetris, i blocchi non piovono dall'alto, ma devono essere distrutti da Mr. Driller, mano a mano che procede in profondità. Il problema è che questa sistematica distruzione comporta spesso il crollo dei blocchi sovrastanti, privati delle fondamenta, con conseguente schiacciamento del protagonista che dovrà quindi calcolare con attenzione la direzione dello scavo. Per maggior complicazione, a Mr. Driller toccherà di dover considerare la progressiva diminuzione della propria riserva d'aria: l'unico modo per salvarsi da una fine certa è quello di rintracciare rapidamente delle scorte di aria sparse qua e là in mezzo alle mura destinate alla distruzione. Il tutto viene innaffiato da musichette ispirate alla solita e tipica vena dei puzzle games. L'unica vera iattura irrimediabile, in realtà, è rappresentata dall'assenza di una modalità per due giocatori: già solo questo, però, basta a compromettere (parzialmente) la longevità complessiva del gioco della Namco.

Ora: mi rendo pienamente conto che, per tanti giocatori, il distruggere masse più o meno grandi di sassi colorati possa apparire come qualcosa di infantile o di francamente noioso e che la scelta di un 'gameplay' di questo tipo, da parte di Namco, possa sembrare un tentativo disperato di attrarre il pubblico femminile (o quello dei giocatori occasionali). Ma la concentrazione richiesta per venire a capo di Mr. Driller, come pure l'obbligo di una eccellente coordinazione visivo-motoria, lo fanno immediatamente inserire nel novero dei 'puzzle game' meno superficiali rintracciabili sul mercato. La giocabilità che lo caratterizza, invece, non può non farlo considerare come un gioco apprezzabile da chiunque abbia ancora voglia di divertirsi senza troppe complicazioni.

[Wutky]


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