Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Nintendo Super NES
Tecmo Super NBA Basketball
Tecmo
22 04 2006
Nonostante il battaglione di titoli a 16 bit dedicati dalle major videoludiche (Electronic Arts in testa) al basket, alla fine quelli veramente buoni si contano sulle dita di una mano. Tra questi un candidato forte al podio resta il poco conosciuto Super NBA Basketball di Tecmo (casa da sempre condannata a rincorrere posizioni di vero prestigio), non fosse altro perché in grado di raggiungere un punto di equilibrio ottimale tra il realismo della rappresentazione e un gameplay veloce e comprensibile, quasi da coin-op.
Optando per la classica e tranquilla visuale laterale alta imperante ai tempi e per una comoda attivazione semi automatica dei giocatori, Tecmo Super NBA Basketball consentiva una riproduzione abbastanza facile di tutti movimenti base della pallacanestro, con particolare rilevanza per finte di tiro, penetrazioni in area, contropiedi, schiacciate e tentativi da tre punti, il che gli permetteva di evitare la monotonia tipica di questo tipo di gioco, o di farlo almeno in parte. Quello che colpiva immediatamente era comunque la cura dei dettagli messa in atto dai programmatori di Tecmo, con conseguente credibilità dell'atmosfera: oltre alla solita presenza di tutte le squadre della NBA e di più di trecento giocatori con corrispettive caratteristiche e statistiche, in Tecmo Super NBA Basketball si potevano ritrovare tutta una serie di piccole ricercatezza ancora oggi inusuali (tanto più nel 1993) in simulazioni di questo tipo, come animazioni specifiche con cambio di inquadratura per le azioni più spettacolari e per gli interventi arbitrali, presenza delle coreografie delle cheerleader durante gli intervalli, considerazione effettiva degli infortuni subiti (con tanto di bollettino medico) per tempi più o meno lunghi della stagione, impostazione differenziata di schemi di attacco e difesa.
Con un gameplay liscio come il culetto di un bebè e con una impostazione lineare non aggravata da difetti irritanti, Tecmo Super NBA Basketball riuscì facilmente ad attirare l'attenzione degli appassionati del genere (soprattutto, ovviamente, in USA, dove non mancò di conquistare i vertici delle classifiche di vendita a scapito della rivale Electronic Arts), ma non riuscì, altrettanto ovviamente data la sua tendenziale convenzionalità, ad attirare l'attenzione dei videogiocatori più casualmente coinvolti, attirati da realizzazioni tecniche più ardite o spettacolari, come quelle di NCAA Basket della Nintendo o di NBA Jam. Un peccato, perché nonostante quanto di buono già segnalato e con una impostazione grafica comunque di alto livello (anche se mancava la caratterizzazione dei singoli giocatori invece presente nei vari NBA Live di Electronic Arts), con un sonoro limpido e arricchito da specifici campionamenti vocali, con un quadro opzioni completo (e soprattutto in grado di variare la velocità di gioco - il che, oltre a spostare ancora di più l'impostazione verso un piano arcade, riusciva in qualche modo a rendere più fluidi i movimenti dei giocatori), Tecmo Super NBA Basketball ha finito per condividere il destino di scarsa considerazione comune agli altri titoli di Tecmo. E ingiustamente: difficile, infatti, negare ancora oggi la pulizia della sua impostazione e la classe della sua presentazione (incredibile la quota di particolari inserita in soli 16 megabit), per non parlare della quota di divertimento che soprattutto la modalità a due giocatori è ancora in grado di concedere.
[NO1]