Imbarcato in tenera età su un cargo battente
bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai
suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti
contatti con numerose popolazioni indigene
legate alle tradizioni, una smodata passione per
l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming,
in particolare se targato Sega...
Sony PlayStation
Everybody's Golf 2
Sony | Clap Hanz | Masashi Muramori | Takashi Muramori | Tatsuya Niikura | Daisuke Takagi | Toshiyuki Kuwabara | Yasuhiro Matsumoto | Makoto Yamamoto
21 11 2024
Il luogo comune che vede le simulazioni golfistiche con grafica 'tonda' come variazioni sul tema prive di spessore e accuratezza era stato sfatato dal primo Everybody's Golf e da Mario Golf 64, ovvero due titoli di grande successo a dispetto di un approccio 'leggero' a quello che viene considerato uno sport estremamente serio. Il primo Everybody's Golf, in particolare, aveva avuto il merito di avvicinare a questa disciplina (o meglio, alla sua versione digitale) migliaia di giocatori che mai avrebbero pensato di poterne trarre alcun tipo di divertimento (vi ricordate per esempio l'episodio dei Simpson in cui Marge regala al figlio la cartuccia di Ammazza Che Mazza, gioco di golf subito schifato da Bart?).
Everybody's Golf 2 (lancio in Giappone nel 1999 come Minna no Golf 2, l'anno dopo in Nord America col titolo di Hot Shots Golf 2 e poi in Europa) a dire il vero proponeva solo una serie di piccoli miglioramenti rispetto al predecessore, ma le operazioni di revisione portate avanti dai programmatori di Clap Hanz si erano rivelate più che sufficienti a innalzare questo sequel al di sopra del livello di semplice operazione commerciale. I menu, per esempio, erano stati resi più intuitivi, mentre il motore grafico aveva beneficiato di un lavoro di affinamento generale che, pur essendo inizialmente poco evidente, aveva prodotto ottimi risultati. A rivederli oggi i percorsi (sette più uno da minigolf) risultano infatti ancora gradevoli, molto colorati e realizzati con una certa fantasia, mentre i particolari scenografici (libellule che svolazzano, foglie che cadono, spettatori intorno al green e così via) e i fenomeni atmosferici come pioggia e neve riescono ad aumentare il coinvolgimento dell'utente, ottenuto grazie anche agli ottimi effetti sonori (nella variante multiplayer c'è pure la possibilità di distrarre i giocatori con voci di disturbo).
Everybody's Golf 2, comunque, dà il meglio di sé nel comparto della giocabilità, esattamente come faceva il predecessore. Il sistema di controllo è semplicissimo da apprendere, ma richiede comunque una certa pratica per poter essere sfruttato a fondo. I programmatori nipponici di Clap Hanz, del resto, non hanno affatto sacrificato la completezza della simulazione e hanno approntato un sistema di gestione dei tiri equiparabile a quello dei giochi di golf tradizionali, anche se più immediato (simile a quello usato dai primi PGA Tour Golf). Ognuno dei tredici golfisti, inoltre, è dotato di caratteristiche specifiche alle quali bisogna adattarsi di volta in volta per ottenere risultati decenti, dato che tali particolarità influenzano il controllo esercitato sul colpo. Come se questo non bastasse, poi, Everybody's Golf 2 offre un buon numero di modalità di gioco e anche dei bonus da guadagnare (tra cui set di mazze aggiuntive, palline speciali, sfondi da applicare alle schermate dei menu e altro) a tutto vantaggio della longevità, ovviamente. Tutto questo fa di Everybody's Golf 2 un gioco da recuperare, per tutti, come peraltro suggerisce il titolo stesso.
[NO1]