[nuRetro] Sony PlayStation 5
Clock Tower: Rewind
WayForward | Sunsoft | Capcom | Limited Run Games | Human
28 10 2024
Disponibile anche su:
[ PlayStation 4 | Switch | Xbox Series X/S | Windows ]
Clock Tower per Super Famicom ha rappresentato un passaggio fondamentale nella storia dei videogiochi dell'orrore, ma nonostante la sua importanza (e i seguiti e 'spin-off' che ha generato su varie piattaforme) non è mai uscito ufficialmente dai confini del Paese del Sol Levante. Un vero peccato, al quale WayForward ha giustamente deciso di porre rimedio con questa riedizione arricchita peraltro da una nuova introduzione animata e cantata, da una collezione di tavole a fumetti complete di doppiaggio, da un'intervista con il creatore dell'originale, da un pratico riproduttore musicale, da una galleria di immagini, da una versione dimostrativa dell'epoca e da tutta una serie di migliorie (come i salvataggi liberi e il riavvolgimento) atte a rendere il gioco più attuale e più comodamente fruibile da qualsiasi tipo di utente, avvezzo o meno che sia ai titoli dei bei tempi che furono e alle loro piccole e grandi idiosincrasie.
Ferma restando la possibilità di affrontare l'avventura nella sua veste originale, dura & pura, il lavoro svolto da WayForward in fase di affinamento è assolutamente esemplare e non presta il fianco ad alcuna critica. Rimangono quindi tre domande da porsi in sede di esame di questa riproposizione, ovvero: Clock Tower ha ancora un suo posto nell'attuale panorama dei videogiochi per console e computer? La sua carica innovativa ha resistito all'impietoso scorrere del tempo? Il gioco è in grado di terrorizzare gli utenti come ha fatto al tempo dell'uscita? Sì, sì e sì, per fortuna. Clock Tower richiede oggi come allora un minimo di apprendistato con i comandi, dal momento che la sua formula mescola le avventure 'punta & clicka' con il controllo più o meno diretto dell'eroina, ma una volta acquisita un po' di pratica è possibile immergersi in un'atmosfera terrificante che ha ancora pochi eguali.
Il merito dell'efficacia di Clock Tower in termini di orrore va equamente suddiviso tra diversi fattori, tutti derivanti da una pianificazione decisamente accurata da parte degli sviluppatori (qui ulteriormente esaltata dall'operato di WayForward). Il primo di tali fattori è da rintracciare nella protagonista, ovvero Jennifer: si tratta di un'adolescente totalmente indifesa e completamente inerme di fronte agli spaventosi avvenimenti che le si parano innanzi all'interno dell'enorme magione che deve esplorare. Ciò acuisce ovviamente la costante sensazione di disagio che Clock Tower instilla nel giocatore, sempre cosciente di non potersela cavare con la forza e di dover ricorrere alla fuga, all'attenta gestione delle energie di Jennifer e all'ingegno. Ed è quest'ultimo, in particolare, a risultare essenziale per la sopravvivenza.
Il secondo fattore terrorizzante è infatti il principale avversario di Jennifer, ovvero il deforme Scissorman. Si tratta di un omuncolo armato di un enorme paio di forbici che di tanto in tanto compare a sorpresa sullo schermo (accompagnato da un tema musicale inquietante) per poi lanciarsi all'inseguimento della protagonista. A volte è possibile spingere via Scissorman per riprendere la fuga, ma nella maggior parte dei casi bisogna correre a rotta di collo per uscire dal suo campo visivo e scovare un nascondiglio. Ed è qui che è necessario ingegnarsi per individuare rapidamente i luoghi più consoni all'occultamento temporaneo. L'obbligo di agire velocemente e l'incertezza derivante dalla precarietà di alcuni nascondigli generano un'ansia crescente che trova spesso giustificazione negli improvvisi lampi di genio di Scissorman, capace in determinati frangenti di intuire la posizione di Jennifer dopo qualche secondo o di sparire dallo schermo solo per tornarvi da un altro ingresso, e questa tensione coadiuva egregiamente il clima di terrore che permea l'avventura.
A completare il quadro dei fattori ansiogeni escogitati dagli sviluppatori troviamo infine il sonoro e i colpi di scena. Il primo non è in realtà quantitativamente esorbitante, ma interviene con perfetto tempismo e sottolinea senza tentennamenti i momenti 'clou' dell'esplorazione. L'incalzante tema musicale di Scissorman citato in precedenza costituisce soltanto un esempio della capacità del comparto audio di far saltare il giocatore sulla sedia e sono soprattutto gli effetti a farsi carico della continua necessità di spezzare con violenza i periodi di (apparente?) calma. I risvolti imprevisti nello svolgimento della trama, da parte loro, cambiano le carte in tavola (assistiti in tal senso dalla generazione casuale di alcuni elementi della magione) con la giusta frequenza: non sono presenti in sovrannumero, così da non finire per diventare scontati, ma non vengono neanche elargiti con eccessiva parsimonia. Trovano inoltre sfogo, per così dire, nei finali multipli che possono essere raggiunti in base ad alcune scelte operate durante l'avventura, a beneficio della longevità e della rigiocabilità.
[Goliath]