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SirGlaive Appassionato di giochi per ZX Spectrum e di film d'azione d'annata, SirGlaive vive in una capsula del tempo che lo isola completamente dal mondo moderno. Del quale, per inciso, non sente la mancanza: non ha bisogno di nulla, se non di un televisore a tubo catodico, di un videoregistratore e (ovviamente) di uno Spectrum 128K...

Amstrad GX4000
Batman
Ocean | Michael Lamb
16 09 2024

Salutato al tempo dell'uscita come una delle (poche) ancore di salvezza per il GX4000, l'adattamento della prima pellicola dedicata a Batman dal regista Tim Burton sulla sfortunata console Amstrad non è invecchiato con la grazia che sarebbe lecito attendersi da quello che era stato spesso definito come un capolavoro. Il gioco è ancora eccellente dal punto di vista grafico grazie all'ottima palette cromatica offerta dal GX4000 e gode indubbiamente di una certa varietà grazie alla canonica struttura multi-evento frequentemente impiegata negli anni 80 da Ocean, ma mostra rughe piuttosto evidenti soprattutto nel confronto con l'originale a 8 bit per Commodore 64. Rimane un prodotto sicuramente superiore alla media dei titoli per la console Amstrad, ma... è davvero un pezzo da novanta come affermato da diversi recensori dell'epoca? Probabilmente no.

Giudicare con il senno di poi e a mente fredda è facile, per carità, ma le prime grinze si notano sin dall'avvio del gioco. Il livello iniziale, strutturato come un unico ed esteso ambiente a piattaforme, vedere il Cavaliere Oscuro alle prese con sporgenze, gocce di acido e avversari determinati a porre fine alla sua carriera di giustiziere intabarrato. Rispetto a quanto visto sul Commodore 64, però, ci sono delle differenze che complicano la faccenda in maniera tangibile, se non eccessiva. Gli avversari, tanto per cominciare, sono più aggressivi ed evitarne gli assalti sottrae secondi preziosi. Ciò non si sposa esattamente a meraviglia con il limite di tempo impostato dagli sviluppatori, tutt'altro che generoso, anche perché la Chimica Axis che Batman deve attraversare per giungere allo scontro con il futuro Joker è moderatamente labirintica e richiede un minimo di esplorazione e di inevitabili errori di 'navigazione', con tanto di vicoli ciechi. Batman non si muove tra l'altro con l'agilità solitamente associata a un atletico supereroe e il suo rampino, che qui sostituisce il salto dei giochi di piattaforme tradizionali, viaggia lungo lo schermo con scarso brio. E, sempre a proposito del Cavaliere Oscuro, sarebbe stato bello se avesse potuto beneficiare di un incedere più agile e/o maestoso e non della rigida animazione concessagli da Ocean.

Il primo livello appena descritto, a ogni modo, riesce a intrattenere al di là dei suoi limiti e degli scatti d'ira che sembra assai propenso a innescare nei giocatori alle prime armi. Non è trascendentale o memorabile, ma è comunque migliore del secondo scenario. Anche in questo caso l'azione è inquadrata lateralmente, ma l'utente viene messo al volante della Batmobile e si trova a dover evitare il traffico notturno di Gotham City e le vetture degli scagnozzi del Joker, tenendo nel frattempo sotto controllo una freccia che indica i punti in cui scagliare il rampino per agganciare i pali che compaiono a ogni incrocio e sterzare ad alta velocità. La sostanza è la stessa della versione per Commodore 64, ma nel tentativo di sfruttare ed evidenziare le potenzialità della macchina Amstrad gli sprite dei veicoli da schivare sono stati ingranditi e ne deriva una costante congestione che rende sin troppo frequenti gli impatti indesiderati. Il limite di tempo è inoltre abbastanza impietoso anche in questo secondo scenario, il cui problema principale è però un altro: la piattezza. Il ritmo lasco e la monotonia delle strade cittadine mal si sposano con quello che dovrebbe essere un tragitto ad alto tasso di adrenalina e la noia subentra dopo pochi chilometri.

La situazione non migliora nel terzo livello, costituito da un elementare puzzle che ha la chiara doppia funzione di riempitivo e di ulteriore richiamo al film. Non è banale o terribile, dal momento che prevede la corretta associazione di tre prodotti cosmetici scelti da una fila posta in fondo allo schermo con lo scopo di individuare la formula del veleno preparato da Joker, ma non si tratta nemmeno di un passaggio particolarmente avvincente o intrigante. È invece un semplice intermezzo che introduce il quarto livello, nel quale si manovra il Batwing con la stessa visuale e con la medesima ambientazione viste nel secondo scenario. Non c'è il traffico stavolta a ostacolare Batman, come è giusto che sia, ma ci sono comunque degli elicotteri da tenere a bada e dei palloncini pieni di veleno da liberare dai cavi che li tengono ancorati ai camion disseminati dal Joker lungo le strade della città. Il passaggio dal terreno al cielo, però, non riesce a incrementare il coinvolgimento e la frenesia degli eventi: la difficoltà resta tarata verso l'alto, ma il divertimento non ne segue l'ascesa.

E siamo infine al quinto e ultimo livello, che riprende la struttura piattaformica del primo e mette in scena l'inseguimento all'interno della cattedrale di Gotham. I problemi, in questo frangente, sono gli stessi riscontrati nel primo scenario, ma l'ambientazione è decisamente più affascinante e l'approssimarsi del duello finale con il Joker crea una certa aspettativa e un po' di (benvenuta) tensione. Anche la pervicacia con la quale gli avversari attentano alla vita di Batman ha più senso, visto e considerato che i gaglioffi in questione rappresentano l'ultimo baluardo tra l'eroe e il loro capo, nonché tra il giocatore e la fine dell'avventura. È un peccato, quindi, che la questione sia stata tirata un po' troppo per le lunghe e che il livello sia davvero troppo esteso, il che finisce per smorzare progressivamente la suddetta eccitazione.

Quanto esposto sin qui potrebbe far pensare a un gioco di basso rango, ma non è questa la verità: siamo stati estremamente critici soltanto per via della reputazione di Batman per GX4000, nel quale non vediamo il salvatore della patria che i proclami dell'epoca avevano presentato ai possessori della console targata Amstrad. Siamo oggettivamente di fronte a un prodotto di discreto livello, anche se con i suoi alti e bassi, che non riesce purtroppo a replicare i fasti di altre versioni (in primis quella per C64, già citata più volte) e non propone grosse migliorie rispetto all'adattamento per i CPC 'normali', pubblicato in precedenza su cassetta e floppy a un prezzo marcatamente inferiore.

[SirGlaive]


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