Nintendo N64
RR64: Ridge Racer 64
Nintendo | Namco | Akila Redmer | Brett Ballow | Michael Harrington | Claude Comair | Prasanna Ghali | Sheldon Baines | Sun Tjen Fam | Rory Johnston
11 09 2024
La principale preoccupazione di ogni produttore di console è sempre stata quella di assicurare alle sue nuove macchine il maggior numero possibile di esclusive di peso e di farle esordire con almeno una 'killer application', ovvero un gioco capace di alimentare da solo (o quasi) le vendite iniziali di una console. Un ruolo, questo, svolto egregiamente dal capostipite della serie Ridge Racer all'epoca dell'uscita della prima PlayStation, letteralmente catapultata in un batter d'occhio nella storia dei videogiochi dal titolo di guida prodotto da Namco (che aveva già fatto faville sotto forma di coin-op, tra l'altro).
Trovandosi sprovvista di un gioco automobilistico di stampo arcade con cui fronteggiare l'inesorabile avanzata di Sony, Nintendo ebbe sul finire degli anni novanta quella che sembrava una gran bella idea: contattò Namco e si fece concedere il diritto di sviluppare internamente un nuovo episodio di Ridge Racer da pubblicare in esclusiva assoluta sul suo Nintendo 64. Il risultato? Un buon prodotto, fortunatamente, dotato di una veste grafica fluida e accattivante e caratterizzato dallo stile proprio di Ridge Racer sotto ogni punto di vista.
La sequenza introduttiva (interpretata come da copione dalla testimonial creata da Namco per la sua serie automobilistica) è di buona fattura e cede rapidamente il passo a un quadro opzioni ragionevolmente completo. È infatti possibile fare dei giri di prova per tastare il terreno, cimentarsi contro l'orologio nell'immancabile Time Attack, verificare le vetture incamerate nel garage personalizzato, configurare i parametri del caso, avviare la modalità multiplayer e gettarsi a capofitto nel gioco vero e proprio, incentrato come sempre sulle gare per un solo utente.
La giocabilità è indubbiamente degna di lode, dal momento che il sistema di guida è appassionante e i controlli rispondono con tutta la reattività e la precisione del caso. I passaggi da brivido non mancano, come è giusto che sia per un episodio della serie Ridge Racer, e il veloce susseguirsi di curve, tornanti, salite, discese e via dicendo è in grado di mettere alla prova i riflessi del giocatore e tenerlo sulle spine fino alla linea d'arrivo. Anche la carne al fuoco è più che sufficiente: ci sono infatti tre piste (ciascuna delle quali propone a sua volta tre varianti) e più di 20 automobili, il che significa che il giocatore medio può aspettarsi di rimanere incollato a Ridge Racer 64 per un discreto lasso di tempo. Più delicato è invece il discorso per quanto riguarda i veterani della serie, che non troveranno probabilmente un livello di sfida alla loro altezza. È però a questo punto che interviene la modalità multigiocatore, che con il suo schermo diviso in quattro per un massimo di altrettanti sfidanti umani è davvero eccellente.
L'aspetto tecnico, infine, è apprezzabile. La risoluzione è un po' bassa, purtroppo, ma i rivestimenti e la modellazione dei fondali riescono a dar vita a scenari di grande atmosfera. Sono invece meno convincenti le vetture, un po' povere in termini di dettagli, ma pur sempre valorizzate dal già citato stile della serie di casa Namco. Il sonoro, da parte sua, paga lo scotto di una gamma di effetti sottotono (come il rombo dei motori, stranamente), se non addirittura trascurabili, ma recupera agevolmente punti con una serie di buoni brani di accompagnamento.
[Sanshiro]