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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Sony PlayStation
Michael Owen's World League Soccer '99
Eidos | Silicon Dreams
22 07 2024

Chi si ricorda di Michael Owen? Eterna promessa, sempre sulla soglia del Pallone d'Oro, comparve e scomparve dalla scena del calcio mondiale con la stessa repentinità dei suoi celebri scatti. E ancora di più: ma chi si ricorda di Michael Owen's World League Soccer '99? Eppure una corrente di pensiero, rappresentata essenzialmente da una certa stampa britannica, in quei lontani anni aveva posto ai vertici delle proprie preferenze questa serie calcistica ideata dai tipi di Silicon Dreams, sin dai tempi della prima edizione per il Saturn Sega (1998). Era chiaramente una forzatura però, oggi come oggi lo si vede senza tanti sforzi. E allora mettiamo subito in chiaro una cosa: nonostante questa fosse la seconda edizione, riveduta e corretta, di World League Soccer, il gioco Silicon Dreams rimaneva comunque alle spalle della diretta concorrenza, soprattutto a causa della strana impostazione voluta dal team britannico. Il sistema di controllo di WLS '99 continuava infatti a costituire una piccolo rebus, soprattutto per la assenza (in pratica) di una entrata difensiva da utilizzare in alternativa alla scivolata, con corrispondente frequenza di falli. Lasciava inoltre basiti l'inutile macchinosità del meccanismo di tiro: per orientare verso l'alto le parabole bisognava infatti spingere il tasto del pad nella direzione opposta a quella in cui si desiderava indirizzare la palla.

Il livello tecnico, dal canto suo, non riusciva a ribaltare la situazione, con giocatori realizzati con modelli poligonali poco elaborati, texture migliorate rispetto alla versione di esordio ma comunque nella media di quei tempi e stadi anche imponenti ma poco definiti. Le stesse animazioni, che dovevano rappresentare uno dei pezzi forti del gioco, si rivelavano poco varie e, per quanto fluide, vagamente artificiose, con un effetto meno bizzarro di quello della edizione per Saturn, ma comunque non entusiasmante. Sarebbero state poi da rivedere in modo più concreto la velocità di gioco, l'intelligenza artificiale generale e quella dei portieri in particolare. Le ultime note di demerito andavano infine alle divise, in qualche caso stranamente diverse da quelle reali, e a una certa legnosità dei movimenti dei calciatori, che impediva di fatto le azioni rapide alle quali i titoli calcistici Konami ci avevano allora abituato. Poco poteva fare la presenza di un gran numero di campionati, di squadre nazionali e di club (senza licenze ufficiali) o di un quadro opzioni decentemente strutturato. Un titolo di livello medio alto, insomma (questo concediamoglielo), che perlomeno è riuscito a raggiungere quella quota di successo a cui erano destinate le simulazioni calcistiche in Europa, ma nulla di più.

[NO1]


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