Appassionato di giochi per ZX Spectrum e di film
d'azione d'annata, SirGlaive vive in una capsula del
tempo che lo isola completamente dal mondo moderno.
Del quale, per inciso, non sente la mancanza: non ha
bisogno di nulla, se non di un televisore a tubo
catodico, di un videoregistratore e (ovviamente) di
uno Spectrum 128K...
Dragon Data Dragon 32
Android Attack
Microdeal | Spectral Associates
04 07 2024
Dopo un atterraggio di fortuna su un pianeta lontanissimo dalla Terra che avrebbe dovuto esplorare in completa sicurezza, il protagonista di Android Attack si sveglia all'interno di una struttura sotterranea. La sua dotazione comprende soltanto una pistola laser e una tuta protettiva, teoricamente più che sufficienti per una semplice missione esplorativa, ma la situazione non è esattamente quella che l'eroe aveva programmato. Il misterioso labirinto all'interno del quale si ritrova, infatti, è infestato da androidi assassini e - come se ciò non bastasse - è stato costruito con pericolose pareti elettrificate. Inizia così una disperata lotta per la sopravvivenza, ispirata in tutto e per tutto al classico da sala giochi Berzerk.
Non ci vuol molto, del resto, a identificare la fonte che ha esercitato la maggior influenza su Android Attack. Gli androidi e le stanze dalla conformazione sempre più intricata non fanno nulla per nascondere la loro parentela con gli elementi equivalenti visti in Berzerk, dal quale il gioco pubblicato da Microdeal e sviluppato da Spectral Associates cerca di prendere in prestito anche una caratteristica all'epoca rivoluzionaria, ovvero il parlato. Un'idea potenzialmente geniale, soprattutto a livello di marketing (tanto che il titolo riportato sulla copertina era Talking Android Attack), fortemente limitata però dalle capacità del Dragon 32: la voce che punzecchia il giocatore è infatti 'sporca' e gracchiante e le frasi che pronuncia, la cui presenza resta comunque sorprendente dal punto di vista tecnico, si riducono a una mera curiosità che passa presto in secondo piano.
Android Attack, a ogni modo, cerca di andare oltre la sua natura di clone di Berzerk e lo fa introducendo alcune variazioni sul tema e qualche novità assoluta. Tra le prime è possibile annoverare la corona da raccogliere in ogni stanza per incrementare il punteggio, che ha il merito di innalzare il livello di sfida ed è quindi ben accetta, e il particolare comportamento degli androidi abbattuti. Questi ultimi si trasformano infatti in mine che non devono essere assolutamente toccate e che dopo qualche istante di permanenza sullo schermo diventano androidi fantasma che possono attraversare le pareti e vanno quindi eliminati al più presto. Anche questa trovata funziona bene, tutto sommato, principalmente per via della disponibilità di tre unità energetiche (una delle quali può essere sacrificata per creare un varco in una parete) che consentono di commettere qualche errore senza compromettere irrimediabilmente la partita.
Sono le novità alle quali s'è accennato qualche riga più su, però, a tarpare le ali ad Android Attack. La voglia di strafare ha probabilmente attirato gli sviluppatori in una trappola letale e li ha privati della possibilità di realizzare quel che sarebbe stato un clone di Berzerk poco originale, ma indubbiamente competente. E invece no: l'introduzione di nuove capacità per il protagonista, che in Android Attack può saltare e accovacciarsi per schivare il fuoco ostile, non solo risultano praticamente inutili (anche per via di una certa scomodità dei comandi), ma in accoppiata con il parlato vanno a gravare oltre il dovuto sul computer e sulla snellezza del codice. Ne deriva un gioco dal ritmo sin troppo compassato, con l'eroe e gli androidi che sembrano trascinarsi stancamente sullo schermo e impiegano un tempo spropositato per percorrere i corridoi e le stanze del complesso sotterraneo. Una pecca imperdonabile per un prodotto che dovrebbe fare della frenesia la sua bandiera, a dispetto delle buone intenzioni degli sviluppatori.
[SirGlaive]