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Kotengu Kotengu abbandona di rado le sue amate montagne e i boschi che ha scelto di proteggere dall’umana sciagurataggine. E quando lo fa, è soltanto per recensire giochi giapponesi fino al midollo, ovvero incomprensibili ai più. Ma a noi va benissimo così.

Fujitsu FM-7
Dig Dug
Dempa | Toshihiko Kurebayashi | Namco
23 06 2024

FM-7, giochi da sala e Toshihiko Kurebayashi: un trittico di pura eccellenza che i fan del computer prodotto da Fujitsu avevano rapidamente imparato ad amare negli anni 80, e pienamente a ragione. E infatti anche Dig Dug non sfugge alla regola e convince sin dal primo istante in questo suo adattamento su FM-7, a dispetto di alcune piccole (e in larga parte ininfluenti) défaillance. La principale tra queste ultime è dovuta alla solita incapacità della macchina Fujitsu di rilevare il rilascio dei tasti: ciò obbliga a premere un pulsante 'neutro' per arrestare il movimento del protagonista, come accade in moltissimi altri giochi per FM-7, ma il problema viene qui esacerbato dal ritmo a volte forsennato di Dig Dug. Nulla a cui non si possa porre rimedio con un po' di pratica, comunque, e in ogni caso si tratta di una magagna indipendente dalla (buona) volontà degli sviluppatori.

Per il resto, però, Dig Dug per FM-7 è un gran bel pezzo di software. Il caricamento dal nastro è lunghissimo e potrebbe irritare, ma la pazienza viene ricompensata più che adeguatamente. La fedeltà audiovisiva all'originale da bar è infatti notevole, al netto di alcune piccole variazioni, e i limiti del computer non influiscono più di tanto sulla resa grafica del gioco. Gli sprite sono circondati da una piccola cornice nera che diventa piuttosto evidente quando si portano in contatto diretto con i coloratissimi fondali, ma il bordino in questione non è particolarmente evidente e scompare tra l'altro quando i personaggi percorrono i tunnel già scavati, anch'essi neri. Vale poi la pena di notare il considerevole livello di dettaglio grafico di cui godono l'eroe, i nemici, le rocce e i bonus, superiore a quello offerto da altre conversioni domestiche dell'epoca e per certi versi inatteso. Non c'è invece nulla di cui stupirsi una volta constatata la validità del sonoro, alla luce delle ottime (e ben note) capacità dell'FM-7 su tale versante.

A rendere ancor più interessante Dig Dug sull'FM-7, comunque, è la giocabilità. Al ritmo elevato dell'adattamento s'è già accennato in precedenza, ma è l'apparente crescita nell'aggressività degli avversari rispetto a quanto visto su altre macchine a rappresentare una piccola sorpresa. Si tratta di un'impressione, per carità, ma in alcuni frangenti non si può fare a meno di notare un'impennata nella decisione con cui i nemici tentano di circondare l'eroe o di bloccarne preventivamente i movimenti evasivi e i tentativi di fuga. Ciò incrementa ovviamente la frenesia dell'azione e il coinvolgimento del giocatore, chiamato a rimanere sempre sul chi vive e a reagire con la massima velocità a ogni possibile imprevisto. Ciò rende Dig Dug per FM-7 abbastanza difficile e al tempo stesso estremamente avvincente, ovvero - per farla breve - praticamente imperdibile per gli estimatori del computer nipponico.

[Kotengu]


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