Kotengu abbandona di rado le sue amate montagne e i boschi che ha
scelto di proteggere dall’umana sciagurataggine. E quando lo fa,
è soltanto per recensire giochi giapponesi fino al midollo,
ovvero incomprensibili ai più. Ma a noi va benissimo così.
Fujitsu FM-7
Thexder
Game Arts | Hibiki Godai | Satoshi Uesaka
29 05 2024
Thexder può essere un gioco ottuso, a volte, e la versione FM-7 paga più del solito l'incapacità del computer Fujitsu di rilevare il rilascio dei tasti. Eppure Thexder è allo stesso tempo un titolo a dir poco essenziale nella storia dei videogiochi, tanto in Giappone (dove è nato su PC-88, per poi essere convertito su una pletora di altri formati) quanto in Occidente. Il gioco a marchio Game Arts può infatti vantare una lunga serie di caratteristiche di tutto rispetto, a partire dall'idea di base intorno alla quale ruota l'intera struttura. L'idea in questione riguarda il robot controllato dal giocatore, che con la semplice pressione di un tasto può trasformarsi in un aereo: si tratta di una trovata che all'epoca avrebbe dovuto suscitare la curiosità dei fan di Macross (o Robotech che dir si voglia) e spingerli ad acquistare Thexder, ma la faccenda non si esaurisce con il mero richiamo commerciale.
La possibilità di passare da una forma all'altra ha un impatto notevole sull'azione, dal momento che il robot è in grado di utilizzare un'arma energetica dotata di un sistema di puntamento automatico mentre il jet può sparare solo in orizzontale. L'aereo è però fondamentale per accedere alle zone sopraelevate che il 'mech' non può raggiungere saltando, il che risulta ben presto di primaria importanza dato che i livelli che compongono Thexder sono piuttosto vasti e si sviluppano tanto in larghezza quanto in altezza. L'esplorazione ha quindi un peso praticamente equivalente a quello delle sparatorie nell'economia di gioco e ciò si risolve in un prodotto tanto articolato quanto appassionante, soprattutto in confronto alla concorrenza del periodo di riferimento.
Thexder è inoltre assai superiore alla media dell'epoca dal punto di vista tecnico, in particolar modo in termini di grafica. I colpi esplosi dal robot possono apparire elementari nelle immagini statiche, ma vedere quelle linee colorate che guizzano per lo schermo e prendono di mira automaticamente i bersagli è estremamente soddisfacente e ricorda in un certo qual modo i fuochi d'artificio. Il gioco non si fa poi scrupoli nel riempire lo schermo con avversari, elementi dello scenario, raggi laser ed esplosioni e anche gli effetti 'secondari', come per esempio la barriera difensiva del 'mech', sono realizzati con gusto e competenza tecnica. Le animazioni non sono particolarmente numerose, ma si fanno comunque apprezzare e lo scorrimento dello schermo è rapido come si conviene a un prodotto che fa della sfrenata azione robotica una delle sue bandiere.
In apertura, a ogni modo, s'è detto che Thexder può essere occasionalmente un tantinello tonto (più che altro quando il laser cerca di colpire gli avversari posti al di là di pareti e ostacoli insormontabili, creando così qualche problema) e che la versione FM-7 non è la migliore tra quelle disponibili a causa delle sue piccole idiosincrasie dei controlli. Ciononostante, Thexder rimane una pietra miliare pure sul computer Fujitsu e merita di essere provato a fondo anche in questa sua veste imperfetta, ma godibile e avvincente.
[Kotengu]